Estero

Chi è Michael Wolff, l'autore del libro-inchiesta che spaventa la Casa Bianca

4 gennaio 2018
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"Il mio anno con i Tudor d’America": Michael Wolff, l’autore di ’Fire and Fury’, il libro che sta facendo volare gli stracci tra Trump e Bannon, racconta sull’Hollywood Reporter i mesi passati ad osservare "come una mosca sul muro" la Casa Bianca del tycoon.

Wolff descrive con tinte da basso impero il progressivo disfacimento dell’amministrazione e del suo capo: "A Mar-a-Lago, la sera dell’ultimo dell’anno, un Trump pesantemente truccato non riusciva a riconoscere i vecchi amici che gli sfilavano davanti".

Ma chi è Wolff, oggi l’uomo più chiacchierato degli Usa, che ha ottenuto, grazie a un’intervista del 2016 che era piaciuta al futuro presidente, totale accesso alla West Wing e al suo erratico entourage? Un reporter dalle mille polemiche, niente taccuino e un occasionale registratore, Wolff ha uno stile alla Bob Woodward, ma non nasce giornalista.

Ex pioniere dei dot.com finito in bancarotta, si è fatto le ossa come columnist al New York Magazine e a Vanity Fair, ricevendo talora smentite. Al suo attivo un altro libro-scandalo: la biografia di Rupert Murdoch, inizialmente autorizzata dal tycoon di News Corp e poi ripudiata, a settimane dalla pubblicazione.

Fu un’altra saga dinastico-mediatica simile, con le dovute proporzioni, a quella che oppone oggi Wolff a Trump. In possesso di 50 ore di interviste registrate con Murdoch, i figli, la madre quasi centenaria in Australia e altri vip di News Corp, alla vigilia della stampa nel 2008 l’autore fu diffidato dallo stesso Murdoch, venuto in possesso delle bozze grazie al genero Matthew Freud e furibondo perché nel libro venivano descritti per filo e per segno i suoi dissidi con il capo di Fox News Roger Ailes e il suo disgusto per l’arciconservatore della rete, Bill O’Reilly.

Quattro anni prima, dopo aver vinto premi nazionali di giornalismo, Wolff era stato definito dal settimanale The New Republic un reporter non convenzionale: "Lui stesso ammette che il giornalismo convenzionale non è il suo genere. In parte gossip columnist, in parte strizzacervelli, in parte antropologo sociale, Wolff, 64 anni, è uno che assorbe l’atmosfera e i pettegolezzi che girano attorno a lui ai cocktail party, in strada e specialmente durante lunghi pranzi".

Pranzi come quello con Bannon e Ailes nella sua townhouse di New York o all’Hay Adams Hotel, a un centinaio di metri dalla Casa Bianca, dove l’autore di ’Fire and Fury’ si era accampato per raccogliere materiale per il libro.(Ats)

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