Estero

Mogherini, UE: 'C'è il rischio di tornare ai tempi bui'. Primi scontri a Gaza

7 dicembre 2017
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"L’annuncio di Trump su Gerusalemme ha un impatto potenziale molto preoccupante", perché avviene in un "contesto fragile" e potrebbe "farci tornare indietro ai tempi più bui": lo ha detto l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. Proprio a questo proposito lunedì il premier israeliano Benyamin Netanyahu sarà a Bruxelles con i ministri degli esteri Ue, per una colazione informale. Secondo quanto spiegano fonti europee, al centro delle discussioni ci saranno il processo di pace in Medio Oriente; le relazioni bilaterali; e le questioni regionali. La decisione del presidente Usa Donald Trump di spostare l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, non cambia la posizione dell’Unione europea, che ha una posizione concordata da tempo, per la soluzione a due Stati, incluso sui settlements, illegali nel quadro della legge internazionale, spiegano le fonti. A gennaio anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas sarà a Bruxelles per incontrare i ministri degli esteri Ue. "Sono entrambe opportunità per capire che ruolo pensano che l’Ue debba avere", aggiungono le fonti.

Primi scontri a Gaza e in Cisgiordania

Tre dimostranti palestinesi sono rimasti feriti dal fuoco di militari israeliani quando stamane la manifestazione di protesta a cui partecipavano presso Khan Yunes (Gaza) ha raggiunto i reticolati della linea di demarcazione della Striscia con Israele. Lo riferiscono fonti mediche a Gaza. A Tel Aviv un portavoce militare si è limitato a confermare che in quella zona i soldati hanno disperso una manifestazione violenta palestinese. Cortei di protesta sono avvenuti in mattinata nelle principali città palestinesi della Cisgiordania, fra cui Ramallah, Betlemme e Hebron.

Scontri sono in corso anche in diverse località della Cisgiordania, in particolare a Betlemme, Hebron e Ramallah. 16 dimostranti sono stati intossicati da gas o feriti da proiettili rivestiti di gomma in scontri con l’esercito israeliano a Tulkarem e a Qalqilya. Altri incidenti sono segnalati nella zona compresa fra Ramallah e Gerusalemme. I manifestanti, tra Gaza e la Cisgiordania, stanno dando alle fiamme bandiere americane e israeliane, così come poster di Trump e Netanyahu. Principale obiettivo di queste manifestazioni di protesta è il presidente americano Donald Trump. A Gaza sono stati bruciati poster con la sua immagine. A Betlemme un suo grande ritratto – un graffito dipinto di recente su un muro della Barriera di sicurezza – è stato cancellato con la vernice nera. A Nablus i dimostranti hanno portato in piazza un fantoccio che aveva il volto di Trump e gli hanno dato fuoco. Sul web circola da ieri anche un fotomontaggio che mostra Trump steso sanguinante a terra, con i fori di proiettili in testa e al petto.

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