Estero

Siria, la Russia ferisce gravemente un leader di al Qaida 

4 ottobre 2017
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Il leader del gruppo terroristico Jabhat al-Nusra, legato ad al Qaida, è stato gravemente ferito in un bombardamento aereo russo in Siria: lo sostiene il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, secondo cui i jet russi hanno inoltre ucciso oltre 60 miliziani, tra cui 12 comandanti.

"L’attacco aereo – hanno spiegato da Mosca – ha inflitto diverse gravi ferite al leader di Jabhat al Nusra, Abu Mohammad al-Julani. Ha perso un braccio e, secondo delle fonti indipendenti, versa in condizioni critiche".

"Il 3 ottobre l’intelligence militare russa ha scoperto l’ora e il luogo di una riunione dei leader di Jabhat al-Nusra, presieduta dal leader del gruppo, Abu Muhammad al-Julani", ha spiegato Konashenkov. A quel punto i SU-35 e i SU-35 russi di stanza in Siria si sono alzati in volo per colpire l’obiettivo.

"Dopo l’attacco al-Julani ha subito molte ferite gravi, ha perso un braccio e, stando a diverse fonti indipendenti, è in condizioni critiche; oltre a numerose guardie del corpo (circa 50 persone), sono stati uccisi dodici comandanti di al-Nusra, tra cui l’assistente di al-Julani, capo del servizio di sicurezza del gruppo, Ahmad al-Ghizai", ha detto Konashenkov.

Califfato 'praticamente sconfitto', ma il rischio si fa globale

Dalla Russia arrivano anche osservazioni riguardanti l'Isis. "Ora che praticamente sono stati sconfitti nella costruzione di un califfato in Siria e Iraq, i signori della guerra dello Stato Islamico e altre organizzazioni terroristiche internazionali affiliate si sono posti un altro obiettivo strategico globale: quello di creare una nuova rete terroristica mondiale". Così il capo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) Aleksandr Bortnikov alla 16esima conferenza dei capi dei servizi segreti e di sicurezza e delle forze dell’ordine a Krasnodar.

La conferenza ha riunito 116 delegazioni provenienti da 74 paesi in tutto il mondo oltre che le Nazioni Unite, l’Unione europea, l’Organizzazione di Cooperazione di Shanghai e la Cis. Lo riporta la Tass. (Ansa)

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