Le entità colpite dalle sanzioni sono accusate di continuare a fare affari con Pyongyang nonostante i divieti posti dalle Nazioni Unite, favorendo così l'avanzamento del programma missilistico e nucleare del regime di Kim Jong-Un. Le misure sono state annunciate dal Dipartimento del Tesori statunitense.
Ad essere prese di mira in particolare sono alcune aziende cinesi che hanno di recente raggiunto accordi col governo nordcoreano per l'acquisto e la vendita di carbone, petrolio e altre risorse minerali. Nel mirino anche alcune società che hanno fornito servizi bancari al regime di Pyongaynag, rendendo così possibili transazioni finanziarie.
"Gli Usa devono correggere immediatamente il loro errore di sanzionare le aziende cinesi per la Corea del Nord": così Pechino replica alle nuove misure annunciate dal Dipartimento al Tesoro americano, per bocca del portavoce presso l’ambasciata cinese a Washington.
(ANSA)