Estero

Corea del Nord: 'Da Trump solo un mucchio di sciocchezze'

(JEON HEON-KYUN)
10 agosto 2017
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"Solo la forza assoluta" può funzionare con qualcuno "privo di ragione" come il presidente Usa. La Corea del Nord torna ad alzare la posta, dopo l'invito capo del Pentagono James Mattis a smetterla con "azioni che potrebbero portare a una fine del suo regime e alla distruzione della sua gente". Le minacce di Trump sono "un mucchio di sciocchezze", risponde Pyongyang, dopo l’avvertimento di "fuoco e furia" se la minaccia nucleare non si fermerà lanciato direttamente dal presidente Usa. Parole che un comunicato dell’esercito bolla come "sciocchezze", annunciando che il piano per l’attacco alle acque di Guam a metà agosto andrà avanti. E anche se Mattis ha assicurato che gli Usa stanno comunque "lavorando a una soluzione diplomatica" convinti che Pyongyang "perderebbe" ogni tipo di guerra, la Corea del Nord non sembra avere intenzione di abbassare i toni. Del resto l’intervento a gamba tesa di Trump che ha fatto infuriare Pyongyang avrebbe colto totalmente di sorpresa sia i suoi più stretti collaboratori alla Casa Bianca sia i funzionari dell’amministrazione del tycoon, in base alla ricostruzione del New York Times fatta su fonti ben informate.

La Corea del Nord ribadisce non solo il proposito di sferrare un attacco contro Guam, avamposto militare Usa nel mar delle Filippine, ma anticipa pure che sta "seriamente" valutando l’uso "in contemporanea" di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire gli asset strategici di Marina e Aeronautica americane. Il piano riassunto dal generale Kim Rak-gyom, a capo dell’unità balistica speciale, prevede la sua completa definizione per metà agosto, con l’esecuzione in ogni momento su ordine del leader Kim Jong-un.

Il dispaccio in inglese della Kcna traccia la rotta dei missili che attraverseranno il cielo delle prefetture giapponesi di Shimane, Hiroshima e Koichi per coprire la traiettoria verso sud di "3.356,7 chilometri in 1.065 secondi (quasi 18 minuti, ndr) prima di atterrare nei 30-40 km da Guam". La mossa è finalizzata a "interdire le forze nemiche sulle maggiori basi militari di Guam e mandare un avvertimento cruciale agli Stati Uniti".

"Un dialogo sano non è possibile con una tale persona priva di ragione e solo una forza assoluta può funzionare con lui", è il commento attribuito al generale Kim Rak-gyom. Guam, isola di 544 km quadrati e abitata da 162mila persone, dista circa 3.400 km da Pyongyang: ospita 3.831 militari, in gran parte concentrati nella base Andersen col 36esimo stormo aereo rafforzato dai bombardieri strategici B-52 e B-1B, oltre ai sistemi sofisticati antimissile Thaad, di recente collocati anche in Corea del Sud. In settimana, due B-1B, in grado di raggiungere il Nord in appena due ore, hanno effettuato un volo dimostrativo sulla penisola in manovre congiunte coi caccia di Seul.

La Corea del Nord ha reagito con decisione alle nuove sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo i due lanci di vettori balistici intercontinentali dello scorso mese, di cui uno fatto il 4 luglio con l’uso di un Hwasong-14 nel giorno della festività americana dell’Independence Day. Gli Stati Uniti, come riportato dal Washington Post in base alle valutazione d’intelligence, ritengono che Pyongyang abbia ottenuto con successo la miniaturizzazione di una bomba atomica, passaggio cruciale per assurgere a potenza nucleare. Secondo gli esperti, l’approccio minaccioso del Nord dovrebbe durare in vista delle esercitazioni militari annuali che Usa e Corea del Sud daranno vita a fine agosto, considerate da Pyongyang come le prove generali di un attacco ai suoi danni.

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