Estero

Bruciano Roma e la sua pineta: arrestato un presunto piromane varesotto

Castel Fusano
(Keystone)
17 luglio 2017
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Brucia l'Italia, soprattutto nelle regioni del centro-sud. E la paura dei piromani arriva anche a Roma, dove a bruciare è di nuovo la Pineta di Castelfusano, la riserva naturale della zona costiera della capitale italiana, che confina con la tenuta di Castel Porziano della presidenza della Repubblica

Un grande rogo si è sviluppato all'altezza del quartiere dell'Infernetto, mentre almeno altri tre focolai sorgevano lungo via Colombo - che collega Ostia al resto della capitale ed è stata chiusa in un tratto - e sulla Litoranea, interdetta temporaneamente alla circolazione. Molti bagnanti hanno lasciato le spiagge spaventati dalle alte e vaste nubi di fumo, mentre gli aerei Canadair e gli elicotteri facevano la spola davanti ai lidi per l'acqua necessaria a spegnere le fiamme. Alcune case sono state evacuate e il traffico si é semiparalizzato.

Prevale l'ipotesi dolosa per il rogo: un 22enne è stato arrestato dai carabinieri ed accusato di tentato incendio boschivo. Si tratta di un idraulico originario di Busto Arsizio (Varese), sorpreso mentre bruciava dei fazzoletti di carta e che ha cercato di nascondersi nella vegetazione.

«È una situazione gravissima, buona parte della pineta è andata in fumo – ha detto la sindaca M5S Virginia Raggi, accorsa sul posto –. Serve l'aiuto della Regione e del Governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a questo disastro ambientale. Dobbiamo collaborare tutti». «Chiederemo lo stato di emergenza perché quest'anno, nei primi due mesi di monitoraggio, gli incendi sono quadruplicati», aveva detto poche ore prima Nicola Zingaretti, presidente Pd del Lazio.

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