Estero

Gaza, Israele taglia la corrente "per colpa di Hamas"

12 giugno 2017
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Assecondando in parte la politica dell’Anp di graduale disimpegno da Gaza (finché essa è governata da un esecutivo di Hamas) il Consiglio di difesa del governo israeliano ha deciso la scorsa notte di ridurre la erogazione di corrente elettrica alla Striscia.

Lo ha riferito la radio militare secondo cui di conseguenza i due milioni di abitanti di Gaza avranno a loro disposizione solo tre ore di corrente al giorno, invece che quattro.

Il ministro per la sicurezza interna Ghilad Erdan (Likud) ha spiegato alla radio militare che la decisione del governo era obbligata ’’per non trovarsi a sostenere di fatto le infrastrutture terroristiche di Hamas’’. Ma la forze armate israeliane, secondo la emittente, sono preoccupate per l’acuirsi della crisi umanitaria nella Striscia e temono che essa – assieme con un calo del sostegno economico a Gaza da parte del Qatar – possa sospingere Hamas verso un nuovo confronto militare con Israele.

"La decisione (israeliana) di ridurre la corrente elettrica per Gaza su richiesta del presidente dell’Anp Abu Mazen avrà un effetto catastrofico su tutti i settori della vita a Gaza, accelererà il deterioramento della situazione e l’esplosione della Striscia". Questo l’avvertimento giunto oggi da un portavoce di Hamas, Abdul Latif Qanou, citato dal sito palestinese QudsPress.

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