Estero

Incertezza sulla matrice dell'esplosione a Manhattan

(Craig Ruttle)
18 settembre 2016
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Continua l'incertezza sulla matrice dell'attentato che ieri ha colpito il quartiere di Chelsea, nel cuore di Manhattan. Al momento nessuna pista è esclusa, le indagini proseguono, ma le autorità sono caute nel parlare di terrorismo internazionale. La Farnesina ha intanto reso noto che al momento nessun italiano risulta coinvolto nell'esplosione, mentre il bilancio resta quello di 29 feriti, uno dei quali in condizioni critiche.

Quel che è certo è che l'esplosione, come hanno raccontato i testimoni, è stata fortissima: i social media, immediatamente inondati di commenti e notizie, raccontano che il rumore è stato sentito anche sull'altra sponda del fiume Hudson, ad Hoboken. Il numero dei feriti è fermo a 29, uno di loro resta in gravi condizioni, ma il bilancio poteva essere ben più grave. A qualche isolato di distanza dal luogo dell'esplosione sulla 23ma strada (tra la sesta e la settima Avenue), infatti, é stato trovato un secondo ordigno realizzato artigianalmente con una pentola a pressione da cui uscivano dei fili collegati a un telefono cellulare: l'ordigno é stato rimosso mentre un terzo 'pacco sospetto', sempre nella zona, si é rivelato un falso allarme.

Per il momento "non vi sono prove di una connessione terroristica", ha detto il sindaco di New York, Bill de Blasio, sottolineando però che si é trattato di "un atto intenzionale".

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