Estero

Cinque bambine-bomba fatte saltare da Boko Haram in Nigeria, 14 morti

2 ottobre 2015
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Cinque ragazzine che indossavano cinture e giubbotti esplosivi sono saltate in aria nel nord-est della città nigeriana di Maiduguri. La più giovane aveva 9 anni. Secondo forze di sicurezza citate dalla Bbc online, i morti sono 14, comprese le bambine (che solo un'informazione pigra al limite dell'idiozia chiama “kamikaze”, cioè votate al suicidio) i feriti 39. Gli attentati sono avvenuti vicino a una moschea e alla sede della vigilanza.

Le esplosioni, hanno riferito ancora i militari alla Bbc, sono avvenute ieri sera poco prima della preghiera quando la zona della moschea era molto affollata. A Maiduguri in attacchi analoghi solo due settimane fa erano morte più di 100 persone. L'attentato multiplo non è stato rivendicato ma le autorità lo attribuiscono ai Boko Haram, i fondamentalisti islamici che proprio in quest'area (Stato di Borno) sei anni fa hanno dato il via alla loro guerra sanguinosa per l'instaurazione della Sharia, con un bilancio di oltre 17.000 morti.

Gli attacchi sono aumentati da quando, lo scorso maggio, è diventato presidente della Nigeria il musulmano Muhammadu Buhari che ha ottenuto alcuni importanti successi contro il gruppo integralista, affiliato allo Stato islamico (Isis). E sempre più spesso i Boko Haram "usano" giovani donne e bambine che – secondo molti osservatori – senza capire cosa sta loro accadendo o contro la loro volontà, vengono trasformate in bombe umane e fatte saltare in aria in mezzo alla folla.

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