All’orizzonte pedaggi sulla Milano-Meda, spesso utilizzata come via alternativa – e più economica rispetto all’autostrada – per raggiungere il capoluogo
Una stangata per i pendolari comaschi che in alternativa alla A9 per andare a lavorare nel capoluogo lombardo utilizzano la Milano-Meda. Quest’ultima, per Regione Lombardia deve essere a pagamento, una volta terminati i lavori per la costruzione di un troncone della Pedemontana. Una stangata non da poco in quanto si parla di 20 centesimi al chilometro, ovvero 6 euro al giorno, che significa un balzello da 80 a 120 euro al mese, a seconda delle giornate lavorative. Una decisione, quella di Palazzo Pirelli, che ha sollevato una protesta generale da Como a Milano. In riva al Lario non ne vogliono sapere della Milano-Meda a pagamento. Nei giorni scorsi il Consiglio provinciale ha votato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dai consiglieri di centrodestra e centrosinistra per chiedere alla Regione di mantenere la gratuità della strada.
“Il progetto prevede la riqualifica del tratto tra Meda e Cesano e la realizzazione di una nuova traccia C che innesta la Milano-Meda a Bovisio e prosegue fino a Usmate-Velate, per un percorso di 9 chilometri – ha spiegato il consigliere Maurizio Capitani di Democratici e Civici –. Si tratta di una strada non di nuova realizzazione, ma che esiste già, si farà una terza corsia tra Meda e Cesano-Maderno”. Un impegno preso sette anni fa da Regione Lombardia. “Questo progetto è in itinere da alcuni anni, nel 2018 ci fu una mozione in cui la Regione si impegnava a non introdurre pedaggi, compatibilmente con il sostegno economico del progetto. Il tema è tornato di attualità, la nostra provincia è stata un po’ ignorata da Regione Lombardia, finché su richiesta dei nostri gruppi consiliari non si è deciso di fare un tavolo di lavoro per discutere di mitigazione e compensazione”. L’introduzione del pedaggio comporterà un ulteriore carico di traffico sulle strade comunali e intercomunali, su cui si riverseranno i veicoli, non meno di 80mila veicoli al giorno, con tutte le conseguenze che ne deriveranno.