laR+ Confine

Quattordici profughi afghani ospiti di Don Giusto della Valle

Il ‘sacerdote dei migranti’ è stato premiato per il suo impegno ricevendo un premio di 50mila franchi dalla fondazione Main dans la main

Il sacerdote nel cortile della parrocchia
(Ti-Press)
24 giugno 2024
|

A Como vengono assegnati 14 profughi afghani. Dove ospitarli? Da don Giusto della Valle. Un interrogativo forse retorico, quello che sorge spontaneo, dopo che nel fine settimana alla stazione unica di Camerlata, sono giunti 14 profughi afghani. Quattro famiglie, tre delle quali con cinque bambini di età compresa fra i tre e i sette anni, in fuga dal loro Paese nel 2021 dopo il ritorno dei talebani.

Alla stazione di Camerlata ad attenderli c’erano don Giusto, quattro volontari della parrocchia di Rebbio, una mediatrice culturale e un medico. A Como, i profughi afghani, arrivati nell’ambito dei corridoi umanitari promossi dalla Conferenza episcopale italiana, Caritas nazionale, Comunità Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Arci e d'intesa con i ministeri degli Esteri e dell’Interno, sono ospitati nella ‘Casa della comunità’ di Rebbio (attiva dal febbraio 2020 e di proprietà della Fondazione ‘Main dans la Main’ di Lugano) gestito – oltre che dalla parrocchia di don Giusto – anche dalla cooperativa sociale Simplokè, voluta dalla Caritas diocesana per l’accoglienza degli stranieri.

In riva al Lario i profughi rimarranno non meno di un anno: il tempo necessario per consentir loro, grazie all'aiuto di don Giusto, dei suoi volontari e di quelli di Simplokè, di incamminarsi lungo un percorso di inserimento sociale e lavorativo che possa aiutarli a rifarsi una vita. I genitori delle tre famiglie con figli piccoli sono trentenni, mentre la quarta famiglia è composta da due sorelle (30 e 40 anni) e un fratello (27). Considerato che i corridoi umanitari non prevedono un sostegno economico da parte dello Stato i 14 afghani giunti a Como per il prossimo anno saranno a carico della parrocchia di don Giusto e della cooperativa sociale della Caritas diocesana. Un impegno che non spaventa il ‘sacerdote dei migranti’ che venerdì 28 giugno, alle 18.30, nella casa della Casa Comunità di Rebbio riceverà il premio 2024 di 50mila franchi della fondazione ‘Main dans la main’. Don Giusto anche per questa nuova iniziativa fa leva anche sulle donazioni dei privati che al di qua e al di la della frontiera (il parroco di Rebbio è conosciutissimo in Canton Ticino) nel corso degli anni non sono mai mancati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔