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Troppi ‘taxi boat’ sul Lario. E la navigazione si fa difficile

Negli ultimi anni le licenze sono esplose, effetto dell'‘Overtourism’. Intervento di Palazzo Cernezzi

Il Lario si fa affollato
(Ti-Press/Archivio)
26 maggio 2024
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I numeri del turismo comasco sono ormai più che da record. Ma l'‘Overtourism’, traducibile alla lettera con ‘sovraffollamento turistico’, sta generando una tempesta perfetta anche sul lago, dove vi sono troppi ‘taxi boat’. Per la Navigazione c’è quindi un problema di sicurezza e di concorrenza sleale. Negli ultimi anni le licenze sono esplose: sono 154, di cui 53 in città, i noleggiatori di barche iscritti alla Camera di commercio. Tra Sant’Agostino e la Marina 1 ci sono online più di una quarantina di offerte private per fare un tour sul lago. E con prezzi peraltro difficilmente accessibili, visto che si parte da 300 euro all’ora e non è difficile spendere anche migliaia di euro per un giro sul lago.

Il settore sembra essere una giungla e mancano le autorizzazioni. "Per noi il problema in alta stagione è legato soprattutto alla sicurezza – ha spiegato il direttore centrale della Navigazione laghi Alberto Chiovelli –. È complicato gestire in acqua le interferenze con i natanti privati visto il grande traffico. Come ente di trasporto pubblico abbiamo tanti obblighi e dobbiamo seguire normative molto severe. Nel settore ci aspettiamo che le regole siano uguali per tutti". Ai capitani in servizio sui battelli, la Navigazione ha chiesto di monitorare il traffico dei ‘taxi boat’, la presenza di barche inadatte e di manovre pericolose.

Spesso le barche noleggiate vengono guidate direttamente da turisti alle prime armi. C’è insomma un sempre più evidente problema che riguarda la sicurezza di tutti, quella dei passeggeri della Navigazione e quella dei turisti sui ‘taxi boat’ privati. Nelle ultime ore si è appreso che Palazzo Cernezzi ha deciso di concedere sino al 2032 il molo di Sant'Agostino alla Guardia di finanza. Nello stesso tempo ha spostato a Villa Geno l'attracco per ‘taxi boat’ e pescatori. Una decisione che dovrebbe contribuire a risolvere il tema del decoro urbano. Il Centro servizi urbani nei giorni scorsi ha chiesto ai possessori del posto barca in Sant’Agostino di attenersi alle regole per quanto riguarda approdi e ormeggi. Non sono consentiti carrelli o strutture oltre misura, mentre al molo spesso si vedono tubi, bancali e pneumatici per attraccare le imbarcazioni.

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