Confine

Commerci di confine, l’Italia gioca in attacco

Nella Legge di bilancio 2024, attualmente in discussione alla Camera, c’è una misura destinata a incentivare gli acquisti dei turisti extracomunitari

Un’opportunità che i ticinesi amanti dello shopping dimostrano di apprezzare
(Ti-Press)
27 dicembre 2023
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Sul versante dei commerci di confine l’Italia parte all’attacco, mentre la Svizzera sta decidendo di giocare in difesa. Nella Legge di bilancio 2024, attualmente in discussione alla Camera – dovrebbe essere approvata venerdì 29 dicembre, per evitare l’esercizio provvisorio –, c’è una misura destinata a favorire gli acquisti dei turisti extracomunitari, oltre che rossocrociati, in primis i ticinesi, che ricordiamo non sono cittadini dell’Unione europea. Dal prossimo 1° gennaio con la ‘Tax free shopping’ l’importo delle spese al fine di beneficiare del rimborso e dell’esenzione Iva scenderà a settanta euro, per cui viene ritoccata la soglia attualmente fissata a 154,94 euro.

L’obiettivo della misura è di incentivare gli acquisti di prodotti ‘Made in Italy’, adeguando il limite minimo di spesa in vigore in diversi Paesi europei. Insomma, un sostegno al turismo in forte crescita, ma soprattutto ai commercianti, ai titolari di boutique e alle gioiellerie. Dunque, un incentivo in più per gli extracomunitari – non quelli che sbarcano sulle coste italiane, dopo aver attraversato il Mediterraneo sui gommoni –, che in Italia arrivano con il portafoglio gonfio: svizzeri, statunitensi, giapponesi, australiani e cinesi. Non essendo cittadini comunitari questi ultimi possono acquistare orologi svizzeri, gioielli italiani, abbigliamento griffato e calzature, senza dover pagare l’Iva. O meglio: dopo averla pagata, se la vedono rimborsata. Un rimborso corposo, visto che l’Iva in Italia è parecchio alta, essendo pari al 22 per cento.

Un’opportunità che gli svizzeri amanti dello shopping – sarebbe più giusto parlare di ticinesi in quanto rappresentano l’80 per cento del totale, percentuale certificata dalle fatture – dimostrano di apprezzare. Clienti affezionati sull’asse Milano-Como insomma. Per il capoluogo lariano fa premio la vicinanza, per quello lombardo i negozi d’alta moda e le rinomate gioiellerie. La conferma arriva dai dati contenuti nell’indagine ‘Turisti stranieri in Lombardia’ realizzata dall’Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività. L’analisi prende in considerazione il 2022, anno in cui gli stranieri il Lombardia hanno speso 6,553 miliardi di euro. A spendere di più sono stati gli svizzeri con 1,112 miliardi di euro, seguiti dai tedeschi con 1,068 miliardi, mentre statunitensi e francesi occupano il terzo e quarto posto con 980 e 890 milioni di euro.

Mancano ancora i dati definitivi del 2023, ma già si stima un forte aumento, di oltre 8 miliardi di euro, della spesa dei turisti in Lombardia sull’asse Milano-Como. Numeri che in molti – per lo più i direttamente interessati – sono convinti aumenteranno con la ‘Tax free shopping’, che dimezza il limite minimo per non pagare l’Iva o vedersela rimborsare. Un convincimento che deriva anche dalla quotazione del franco rispetto alla valuta europea. Per lo stesso motivo sono in aumento i cosiddetti ‘turisti del carrello della spesa’, vale a dire le compere effettuate nei supermercati della fascia di confine delle province di Como e Varese. Nei giorni scorsi si è scritto che il volume di spesa dei ticinesi della fascia di confine sarebbe di 500 milioni di franchi all’anno. Questo spiega perché il Dipartimento federale delle finanze sta mettendo a punto una misura per frenare il turismo della spesa abbassando dagli attuali 300 a 150 franchi il limite entro il quale chi fa la spesa in Italia non paga, rientrando in Svizzera, l’Iva (attualmente del 7,7%, ma che da gennaio aumenterà all’8,1%).

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