Confine

Porlezza, applicata la prima cavigliera anti-stalking

La misura è stata decisa per un uomo che da anni tormentava l'ex moglie. Il dispositivo allerta le autorità in tempo reale

Distanza massima consentita: 500 metri
(Ti-Press)
19 dicembre 2023
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È a Porlezza, in provincia di Como, che è stata applicata la prima cavigliera anti-stalking. La misura cautelare, su richiesta della Procura di Como, è stata decisa dal gip del Tribunale lariano nei confronti di un 46enne frontaliere, che da cinque anni non si rassegnava alla fine del suo matrimonio. Negli ultimi tempi la situazione si sarebbe aggravata, da quando l’uomo aveva saputo che la ex moglie aveva un nuovo compagno. Così la sua presenza si è fatta sempre persecutoria. La donna, incapace di sopportare la nuova ondata di molestie e invasività, ha sporto denuncia ai Carabinieri di Porlezza, che hanno inoltrato segnalazione alla Procura di Como. Nel fine settimana è stata eseguita la misura cautelare di applicazione alla caviglia del frontaliere. La cavigliera anti-stalking è una delle 928 messe a disposizione dal Ministero. Il suo funzionamento, basato su un segnale Gps, si differenzia radicalmente da quello del dispositivo finora utilizzato per chi deve stare agli arresti domiciliari. La cavigliera anti-stalking segnala l’avvicinamento alla parte offesa, dotata di un sensore, da portare sempre con sé, che si aziona quando il dispositivo entra in un raggio inferiore ai 500 metri di distanza. L’alert arriva ai carabinieri, in questo caso alla stazione di Porlezza, che vengono quindi avvisati in tempo reale. Una soluzione che, senza generare ricadute sulla vita personale e lavorativa di indagato e parte offesa, crea però una sorta di muro che rende impossibile ogni forma di contatto.

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