Confine

Gli automobilisti tornano a fare il pieno in Italia

Oltre il confine il prezzo della benzina continua a scendere ed è sotto la media nazionale. Un ruolo lo gioca anche il cambio vantaggioso

Caccia al risparmio
(Ti-Press)
8 dicembre 2023
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Il prezzo della benzina in Italia continua a scendere, dopo mesi di rialzi con un picco registrato durante i giorni degli esodi estivi. E se il prezzo medio nazionale è calato sotto la soglia di 1,8 euro al litro – assestandosi sul minimo dell'anno –, nei distributori della fascia di confine la benzina costa ancor meno. A Como infatti il prezzo medio al ‘self service’ è di 1,75 euro. In modalità servito costa 1,95 euro, un prezzo indicativo in quanto il 98% degli automobilisti ricorre al ‘self service’ (non potrebbe essere diversamente considerato che per un pieno di 50 litri si risparmiano 10 euro). Cala nella stessa misura anche il diesel. A Como il prezzo medio del gasolio è di 1,77 euro al litro.

Gli attuali prezzi dei carburanti nei distributori della fascia di confine sono mediamente inferiori rispetto a quelli praticati in Ticino. Per gli automobilisti ticinesi è quindi tornato conveniente fare il pieno al di là della frontiera. E ciò è dovuto anche alla forza del franco svizzero, che oltre a fare la felicità dei frontalieri, i cui stipendi da qualche mese a questa parte sono cresciuti, ha contribuito a incrementare le vendite dei benzinai comaschi e varesotti a ridosso della frontiera. Non altrettanto, ovviamente, si può dire per i benzinai del Mendrisiotto che da settimane hanno visto sparire gli automobilisti lombardi. Con il franco alle stelle, per loro il pieno costa il 5/6% in più. E per lo stesso motivo i frontalieri (un esercito di oltre 70mila lavoratori che in buona percentuale si sposta con la propria autovettura) sono tornati a fare il pieno nel distributore del Paese in cui risiedono.

A sostenerlo sono i gestori dei distributori di carburanti delle province pedemontane lombarde, quelle a ridosso della frontiera. Gli attuali prezzi di carburanti allontanano la possibilità di reintrodurre la Carta sconto benzina che nei mesi scorsi le associazioni di categoria, preoccupate dal forte calo delle vendite (tra Como e Varese hanno chiuso dieci distributori), erano tornate a chiedere. Il cambio euro-franco influisce sui commerci di frontiera e non solo sulla vendita di carburanti. Stando alle associazioni dei commercianti sono in ripresa le vendite alla clientela ticinese. A cominciare dalla grande distribuzione. Negli ultimi giorni sono stati presi d'assalto i centri commerciali che, cosa nota, nella fascia di confine negli ultimi anni sono aumentati. E l'interesse non è solo per il carrello della spesa, ma anche per negozi e boutique.

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