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Funivia del Mottarone, 15 milioni per girare pagina

Dopo la tragedia del maggio 2021, da Roma e Regione Piemonte fondi per rilanciare il turismo locale e ricostruire il collegamento. Obiettivo: estate 2025

(Neveitalia)
27 novembre 2023
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Quindici milioni di euro per rilanciare la funivia del Mottarone, dopo la strage del 21 maggio 2021 che causò la morte di quattordici dei quindici passeggeri che erano a bordo della cabina precitata al suolo dopo che si era tranciata la fune. L'unico a salvarsi un bambino di cinque anni ,che nella cabina si trovava con i genitori, il fratello e i nonni paterni. A Baveno, dove nel fine settimana si è tenuto il Forum internazionale del turismo, è stato firmato un accordo di programma tra Daniela Santanchè, ministro del Turismo, Alberto Cirio, presidente di Regione Piemonte e Marcella Severino, sindaco di Stresa. Accordo di programma che prevede lo stanziamento di 15 milioni di euro (10 milioni dal ministero e 5 milioni dalla Regione). «Sono state messe sul tavolo risorse per cucire una ferita di questo territorio – la considerazione di Alberto Cirio –. La tragedia del Mottarone poteva essere una piaga insanabile. Come Regione, avevano più volte detto, il rilancio della funivia era uno degli obiettivi principali. Ora ci sarà l'aspetto più concreto. I lavori inizieranno nei primi mesi del prossimo anno. Entro l'estate 2025 la funivia del Mottarone sarà pronta, con progetto e lavori a cura di Monterosa 2000». La Monterosa ski è attiva in numerose località: Alpe di Mera, Alagna, Antognod, Brusson, Champoluc, Champorcher, Gressoney-La Trinitè e Gressoney-Saint-Jean. Saranno sistemati gli attuali due tronchi, sia sul piano della sicurezza che su quello tecnologico. Saranno rinnovate anche le tre stazioni (Carciano, Alpino e Morterone). Il commento di Marcella Severino, sindaco di Stresa: «I lavori che saranno effettuati per recuperare la funivia non saranno una toppa, ma un ‘rammendo’ in cui non si vedrà il segno del passato. Un passato che in tutti noi continua a essere presente. La tragedia del maggio di due anni fa non può essere dimenticata». Al Forum di Baveno sul Lago Maggiore hanno partecipato i ministri Santanchè, Antonio Tajani e Francesco Lollobrigida, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Confindustria Carlo Bonomi, mentre in streaming è intervenuta la premier, Giorgia Meloni.

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