Confine

Trenord gestirà i treni lombardi ancora per 10 anni

Rinnovato il contratto per la società, disattendendo le aspettative di molti che chiedevano venisse indetto un concorso

Ignorata la proposta di indire un concorso europeo
(Ti-Press)
23 novembre 2023
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Per i prossimi dieci anni sarà ancora Trenord – la società a metà tra il gruppo Fmm controllato da Regione Lombardia e Trenitalia, che fa parte delle Ferrovie dello Stato –, a gestire il traffico ferroviario lombardo, le cinque linee transfrontaliere con il Canton Ticino e i collegamenti extraregionali con Piemonte ed Emilia Romagna. Lo prevede una delibera della giunta regionale guidata da Attilio Fontana. Il contratto attualmente in vigore è scaduto nel dicembre 2021. Negli ultimi due anni ci sono state continue proroghe, dovute dapprima alla pandemia e poi alle elezioni regionali. Il costo complessivo dell'operazione in dieci anni è di 5'898'200'000 euro. Il corrispettivo annuale sarà di 589'820'000 euro. La delibera regionale prevede di “affidare per il periodo dal primo dicembre di quest'anno al 30 novembre 2033 a Trenord Srl la gestione dei servizi ferroviari di trasporto regionale e locale” e di approvare lo schema di “contratto di servizio per il trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale e locale”. Viene aggiornato anche un meccanismo di premi e penali in base al raggiungimento di obiettivi relativo all'affidabilità del servizio. Incominciando dalla regolarità e puntualità dei treni, che per Trenord da anni rappresenta un tasto dolente, come stanno a confermare ritardi e soppressioni, soprattutto per alcune linee, in primis la Milano-Como-Chiasso. La decisione di Regione Lombardia di affidare a Trenord per i prossimi dieci anni il traffico ferroviario ha disatteso le aspettative di coloro che, cominciando dai pendolari, avevano proposto di indire una gara europea, considerato che le ferrovie tedesche e francesi si erano dette interessate alla gestione della mobilità su rotaia. Duro il commento del vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono del Pd: “Questa decisione è il brutto epilogo di una strategia sbagliata che la Regione ha perseguito a occhi chiusi, ignorando le inefficienze della gestione di Trenord, certificate dall'accumulo di penali per i frequenti disservizi”. Ancora più dure le considerazioni di Franco Aggio, a nome dei comitati dei pendolari: “Quella di Regione Lombardia è una scelta politica in contrasto con le nostre esperienze quotidiane. Al Pirellone non hanno accolto la nostra proposta: quella di una gara europea. Temevano l'arrivo di competitori stranieri”.

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