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Incendio in una cella del carcere a Como, tre agenti intossicati

Il rogo nella serata di lunedì 13 novembre. Nell'evacuazione dei detenuti verso un'altra zona i ‘secondini’ hanno inalato il fumo, senza gravi conseguenze

Il carcere del Bassone (foto d’archivio)
(Ti-Press)
16 novembre 2023
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Un incendio scoppiato nel carcere del Bassone di Como rischiava di avere conseguenze nefaste. Come riferisce La Provincia di Como, nella serata di lunedì il rogo ha preso vita in una cella occupata due detenuti, avvolgendone il letto e generando un denso fumo nero che si è diffuso all'interno del carcere rendendo l'aria irrespirabile in breve tempo.

Gli agenti di polizia penitenziaria hanno quindi evacuato un'intera sezione trasferendo circa 50 detenuti in un'altra ala della prigione ancora libera dal fumo. Tre "secondini" sono rimasti intossicati nell'operazione avendo inalato il fumo, e hanno dovuto far ricorso alle cure mediche all'ospedale Sant'Anna: le loro condizioni non sono state giudicate gravi e sono stati dimessi con una prognosi fra i cinque e i sette giorni.

Poteva essere una tragedia. Soltanto la prontezza di reazione degli agenti della polizia penitenziaria del Bassone – tre dei quali sono anche rimasti intossicati – ha però impedito che la situazione degenerasse diventando oltremodo pericolosa. Nella serata di lunedì – anche se l’accaduto si è saputo solo ieri – un incendio è divampato all’interno di una cella del penitenziario di Albate, avvolgendo il letto di due detenuti marocchini e diffondendo all’interno del carcere il fumo nero tipico di questi incendi.

Oltre due ore dopo la situazione è tornata alla normalità, senza che fosse necessario l'intervento dei pompieri. Le indagini sull'accaduto non escludono nessuna ipotesi, inclusa quella dell'incendio volontario.

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