Confine

Sul passo del San Lucio rinnovata la tradizione della festa

Escursionisti comaschi e ticinesi si sono ritrovati oggi, mercoledì 16 agosto, invocando il santo contro siccità, alluvioni e grandine

Una tradizione che si ripete da diversi anni
(Ti-Press/Archivio)
16 agosto 2023
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Anche quest’anno nel solco di una tradizione cementata nel tempo, oggi centinaia di escursionisti comaschi e ticinesi si sono ritrovati al passo San Lucio, nelle Prealpi Luganesi, a una altezza di 1’541 metri, che collega la val Colla con la val Cavargna. Nella chiesetta di San Lucio, posta sul confine, alle 11 è stata celebrata la Messa, alla quale è seguito il tradizionale pranzo in allegra compagnia. La festa ha rappresentato l’occasione per ricordare i tempi passati, quelli dei contrabbandieri e del confine che, delimitato dalla ‘ramina’, era sorvegliato a vista dalle fiamme della Guardia di finanza, la cui vecchia caserma una volta dismessa è stata trasformata in un agriturismo.

Anche quest’anno si è parlato tanto del Santo di Cavargna. Anche se non canonizzato, la devozione a San Lucio si propagò rapidamente in Lombardia e in Ticino. Considerato il patrono dei casari, Lucio era un pastore, cacciato dal suo padrone e alla fine ucciso dallo stesso, per aver fatto prosperare l’attività di un altro allevatore. Stando alla tradizione l’omicidio sarebbe avvenuto proprio al passo, nel punto in cui è stata edificata la chiesetta. San Lucio viene invocato anche per la conservazione della vista e contro la siccità, le alluvioni e la grandine. Invocazione che con forza è stata rinnovata anche quest'anno. E con tutto quello che sta accadendo non poteva essere diversamente.

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