Confine

Chiasso-Monza, affossato il potenziamento ferroviario

Sfuma il progetto di cui si parla da una quindicina d’anni: costerebbe tre miliardi di euro. Troppo. Rinuncia anche per la gronda nord-est

La stazione merci di Chiasso, com’era qualche anno fa
(Ti-Press/Archivio)
28 dicembre 2022
|

È andata delusa la speranza di coloro che, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), si aspettavano risorse per finanziare il quadruplicamento della linea ferroviaria dal bivio Rosales (uscita sud della galleria Monteolimpino 2)-Seregno (37 chilometri), lungo la tratta Chiasso-Monza. La previsione di spesa, oltre 3 miliardi di euro, ha definitivamente affossato un progetto di cui si parla da una quindicina di anni. Un potenziamento in funzione dell’aumento della frequenza di treni merci in transito da Chiasso, che con AlpTransit a regime passeranno dagli attuali 190 a 250.

Mancano le risorse

Niente da fare anche per la gronda nord-est che prevedeva una variante lunga 15 chilometri, altri 14 in affiancamento e 8 di interconnessioni alla attuale linea. Gronda nord-est che nelle intenzioni dei promotori sarebbe dovuta essere destinata al traffico merci. L’intervento era stato inserito nel Contratto di Programma 2012-2016 tra Rfi (rete ferroviaria italiana, braccio operativo delle Ferrovie dello Stato) e Ministero delle Infrastrutture. L’opera sarebbe dovuta essere realizzata entro il 2030. Manco i soldi per la progettazione definitiva, cioè 40 milioni di euro, sono stati trovati. Men che meno sono state reperite le risorse per la realizzazione dell’opera, il cui costo era stato quantificato in un miliardo e mezzo di euro.

Insomma, si continuerà con gli interventi iniziati nel 2016 per adeguare tecnologicamente l’intera linea Chiasso, Como, Seregno, Monza, Milano. In particolare, sono in corso il potenziamento del sistema di trazione elettrica (per un costo di 21 milioni di euro), l’adeguamento della sagoma della stazione di Monza (per un costo di 40 milioni di euro) e l’adeguamento tecnologico (80 milioni di euro). Nell’ambito del Pnrr, sono stati stanziati una settantina di milioni di euro per l’elettrificazione della Como-Lecco, che prevede anche nuovi servizi transfrontalieri con il Ticino e un collegamento con Erba. In primavera, è attesa la progettazione definitiva. Entro l’estate 2023 saranno indette le gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori. Si comincerà con la elettrificazione tra Albate (Como) e Molteno: 22 chilometri. In questa tratta, saranno adattate due gallerie e otto cavalcaferrovia. Seguirà l’intervento lungo i 14 chilometri da Molteno e Lecco. In questa tratta le opere da adeguare sono 4 gallerie e 3 cavalcaferrovia. Fine dei lavori nel 2026, in occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Bormio-Cortina.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE