Confine

Presta il nome e settantotto auto con un’attività di facciata

Sanzionato con una multa un commerciante di Como di 46 anni. Tra chi chiedeva vetture ‘pulite’ anche spacciatori, rapinatori e passatori

Truffa al confine
18 dicembre 2022
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Truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico e intestazione fittizia di 78 autovetture, fra cui anche due Jaguar, oltre a diverse Mercedes e Bmw: sono questi i reati per i quali le fiamme gialle della Guardia di finanza di Como hanno denunciato un 46enne commerciante comasco, sanzionato con una multa di oltre 160mila euro. Il valore complessivo delle 78 auto supera i 3 milioni di euro. Stando alla Gdf il ruolo del commerciante, residente in un Comune alla periferia del capoluogo, era quello di prestanome.

In base a quanto ricostruito dalle fiamme gialle l’uomo, attraverso un’attività commerciale di facciata, avrebbe svolto la funzione di prestanome a numerosi clienti, noti alle forze dell’ordine e con patente sospesa o revocata. Gente che aveva bisogno di vetture ‘pulite’ da utilizzare senza correre il rischio di essere rintracciabile. Il 46enne è accusato di aver ripetutamente indotto in errore la Motorizzazione civile e il Pubblico Registro. Intestando i veicoli alla sua ditta è riuscito anche a beneficiare di agevolazioni fiscali.

Fra coloro che hanno utilizzate le auto intestate al 46enne commerciante ci sono pure persone con precedenti per spaccio di stupefacenti, rapina aggravata, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (passatori che hanno portato migranti in Ticino) e associazione per delinquere. Sino a ora sono state sequestrate 30 autovetture. Per le rimanenti 48 è stato firmato un decreto di sequestro.

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