Confine

Sul lago di Como stagione turistica da record

Risultati migliori anche rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia

(Ti-Press)
10 ottobre 2022
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Per il Lario una stagione turistica da Guinness dei primati, senza precedenti quella che in questi giorni sta spendendo gli ultimi spiccioli, difficilmente irripetibile. Nel periodo gennaio-luglio 2022, rispetto allo scorso anno, gli arrivi sono aumentati del 48%. Ancora più marcate le permanenze, cresciute del 52%. È andata meglio anche rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia che ha avuto pesanti conseguenze sulla stagione turistica del 2020. La crescita registrata nei primi sette mesi dell’anno, è stata confermata anche in agosto e settembre. Meno confortante l’andamento dei primi giorni di ottobre, complici le condizioni meteorologiche.

Il boom del turismo lariano lo si deve essenzialmente a due fattori: il ritorno in massa dei turisti stranieri, incominciando dagli statunitensi, e la conferma di svizzeri, tedeschi, olandesi (nei comuni del Ceresio comasco la lingua più parlata nei mesi estivi era l’olandese), inglesi, belgi e francesi, come pure le frequentazioni degli italiani che sembrano aver riscoperto il territorio lariano. Non solo il lago di Como, ma anche le località montane, tra Lario e Ceresio e Triangolo Lariano.

A conferma che quello del 2022 per il turismo lariano è un anno da ricordare sono i numeri di Navigazione Lago di Como. Gli ultimi dati ufficiali si fermano al 31 agosto: sono stati superati i 3,6 milioni di passeggeri (+20% rispetto al 2019), con 225mila veicoli trasportati sui traghetti. Un bilancio di gran lunga superiore rispetto a quelli registrati dagli altri grandi laghi lombardi (Maggiore, Garda e Iseo). Nel frattempo gli operatori turistici comaschi, così come tutti i loro colleghi italiani, si interrogano sulla possibilità di proseguire la stagione sino alle feste di fine anno. Ciò lo si deve alla crisi energetica e alle bollette che sembrano essere impazzite e che sembrano aver interrotto il percorso verso la destagionalizzazione del lago di Como, che comunque guarda alle Olimpiadi Milano Cortina 2026 come data d’arrivo per inaugurare un territorio (quello lariano) aperto tutto l’anno.

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