Confine

Proroga al taglio delle accise, resta il pendolarismo del pieno

Il taglio di 25 centesimi delle imposte sui carburanti in Italia alimenta il flusso di ticinesi verso i distributori della zona di confine

(Depositphotos)
7 aprile 2022
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È stato prorogato al 2 maggio il taglio di 25 centesimi sulle accise per ridurre il prezzo di benzina e gasolio. Ad annunciarlo il ministro dell’Economia italiano, Daniele Franco, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Def (Documento di economia e finanza): "Oggi ricordo che con un decreto ministeriale a firma del ministro Cingolani e mia abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi sulle accise della benzina e del gasolio, utilizzando il sovragettito Iva come consentito dalla normativa, quindi fino al 2 maggio". Il taglio cresce sino a 30 centesimi, considerato il calo dell’Iva. La proroga non è giunta a sorpresa considerato che era stato lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, il 22 marzo scorso a prevedere la possibilità di un allungamento dei tempi dell’intervento del governo, inizialmente previsto per 30 giorni. "Uno dei motivi per accorciare il periodo di intervento", aveva promesso il premier, "è anche vedere come si comporta il mercato nei prossimi giorni e settimane. Lo seguiremo ed esamineremo e poi decideremo, però intanto è importante cercare di attraversare questo periodo di grande volatilità".

Insomma, sino al 2 maggio, continuerà il ‘‘pendolarismo alla rovescia": la fila di automobilisti svizzeri, soprattutto ticinesi alle pompe di benzina dei comuni italiani di frontiera, così come si era mai visto in passato. La storia dei commerci di confine ci ha abituato a vedere gli automobilisti italiani fare il pieno in Ticino. Nel frattempo il "pendolarismo alla rovescia’’ continua a tenere banco sui media lombardi e piemontesi. Nei giorni scorsi Massimo Sassi, presidente territoriale dei benzinai varesotti ha commentato: "In trentacinque anni di lavoro è la prima volta che mi capita di vedere il pendolarismo della benzina al contrario. Gli automobilisti ticinesi sono arrivati anche a Varese, ma è nella zona di confine che l’effetto di questo fenomeno è ancor più evidente". Non sono solo le code delle auto con targa elvetica a dare nell’occhio, in quella che è una situazione senza precedenti per il territorio, ma anche e soprattutto il fatto che in molti distributori il carburante sia esaurito. È accaduto a Marchirolo, Luino e Cunardo, ma anche in alcune stazioni di Varese e Tradate. Così come si era verificato anche a Como e nei comuni lariani a ridosso della ramina. A due settimane dal taglio sulle accise sui carburanti gli automobilisti ticinesi hanno la possibilità di risparmiare sino a 20 centesimi di franchi al litro sia per la benzina che per il gasolio. Quanto basta per capire le stime sul fenomeno del "pendolarismo alla rovescia": le vendite nella fascia di confine sarebbero raddoppiate. Ciò, è bene ricordare, deriva anche dal fatto che l’esercito dei frontalieri non fa più il pieno in Ticino.

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