Confine

Confine, medico a processo per falso ideologico

Il camice bianco a processo a Varese aveva aiutato un frontaliere impiegato nel Locarnese rilasciandogli un falso certificato di malattia

14 marzo 2022
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Un medico di Marchirolo è sotto processo a Varese per falso ideologico per aver rilasciato, il 24 ottobre 2019, a un frontaliere residente in un comune del Verbano orientale, un certificato medico per giustificare l’assenza dal lavoro per malattia. Il frontaliere il giorno prima era stato messo agli arresti domiciliari per aver dato fuoco all’auto della ex di un amico. Provvedimento restrittivo che non poteva comunicare al datore di lavoro locarnese in quanto avrebbe comportato il licenziamento.

Alla fine anche il medico si è ritrovato invischiato, con l’accusa di falso ideologico, nell’inchiesta "Fire" dei carabinieri di Luino che inizialmente coinvolse cinque persone – tre delle quali finirono agli arresti – per reati che vanno dall’incendio doloso allo stalking, dalle lesioni personali allo spaccio di droga, fino al sequestro di persona. Tre di loro, fra cui il frontaliere, hanno già definito la loro posizione davanti al gip, con patteggiamenti o rito abbreviato. Da definire la posizione degli altri due imputati, fra cui il medico per il quale l’accusa ha proposto una condanna a sei mesi di reclusione, mentre il difensore ha chiesto l’assoluzione, sottolineando la sua buona fede in quanto effettivamente la sera del 23 il dottore visitò il frontaliere, "che non stava bene", rilasciando però il certificato soltanto il giorno successivo su richiesta del padre del paziente, senza sapere della misura cautelare che era stata eseguita nella notte dai carabinieri. Si è in attesa della sentenza.

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