Confine

Lago di Lugano, due siti restano inquinati

Porto Ceresio, alle foci dei torrenti Vallone e Rio Bolletta, acque non balneabili perché i limiti di legge sono superati di più del doppio

Una veduta dall'alto di Porto Ceresio (Ti-Press/Archivio)
4 luglio 2021
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Nel lago di Lugano continuano a essere ''fortemente inquinati'', come succede da decenni, i punti alle foci dei torrenti Vallone e Rio Bolletta, tanto da rendere non balneabili le acque del Lido Ceresio, uniche del bacino Varesotto e Comasco. Lo sostiene la Goletta dei Laghi di Legambiente, secondo cui i limiti di legge sono superati nella misura di oltre il doppio, come risulta dall'annuale monitoraggio effettuato anche a Lavena Ponte Tresa, Campione d'Italia e Valsolda. "Chiediamo si faccia tutto il possibile per dare corso al risanamento delle acque e alla sistemazione delle infrastrutture, nodo cruciale per avere acque pulite anche in questo tratto del Ceresio”, ha affermato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. ''Abbiamo aperto cantieri per 8 milioni di euro. Ci sono problemi, che stiamo affrontando seriamente'' fa sapere Paolo Mazzucchelli, presidente di Alfa srl, società che a livello provinciale coordina gli interventi sulle reti fognarie di Porto Ceresio.

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