Confine

Da oltreconfine a caccia del vaccino contro l'influenza

Da Como, Varese e anche Milano per assicurarsi una dose (a volte già prenotata) dopo che sono state abrogate le misure che davano priorità ai vulnerabili

In tanti sperano di potersi vaccinare anche oltrefrontiera (Ti-Press)
8 dicembre 2020
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A Chiasso anche per i non svizzeri da qualche giorno sono in vendita i vaccini antinfluenzali, che in Lombardia non si trovano. E sono introvabili pure per coloro che, per anagrafe, ne avrebbero diritto. Abrogate le norme disposte a settembre dall'Ufficio del farmacista cantonale per la prima fase della campagna 2020-2021 e che davano la priorità alle "persone appartenenti a un gruppo a rischio nonché il personale sanitario", dalla fine di novembre questa vaccinazione non ha più indicazioni puntuali che ne limitano l'accesso. Ecco che, come riferito dai media italiani, da oltreconfine ci si è messi in fila pur di assicurarsi il vaccino contro l'influenza stagionale. Molti i lombardi interessati acquistare una dose, il cui costo è di 20 euro, con la possibilità di detrarlo dalla dichiarazione dei redditi. La stessa dose a Milano in strutture private costa sino a 65 euro. Ora, però, che al di qua della frontiera vale anche la ricetta di un medico italiano si guarda alle farmacie ticinesi, contando sull'arrivo della seconda fornitura.

In coda alle farmacie del Mendrisiotto

Alla farmacia Merloni di Chiasso hanno raccontato a 'La Provincia' di Como come le richieste arrivino da Como, Varese ma anche da Milano e che stanno smaltendo le prenotazioni arrivate a fine ottobre. La farmacia San Gottardo, che nella cittadina di confine si trova a un centinaio di metri dal valico di Ponte Chiasso, sta contattando gli italiani che avevano chiesto il vaccino. Sarebbero centinaia. Alla farmacia Centrale, sempre a Chiasso, fanno sapere poi che a ottobre e novembre erano mediamente 200 al giorno le telefonate in arrivo dalla Lombardia. Telefonate a vuoto in quanto la priorità, come detto, era riservata agli svizzeri. Anche alla farmacia a due passi dalla stazione ferroviaria di Mendrisio raccontano di richieste arrivate da lombardi. L'assalto, inizialmente telefonico, alle farmacie ticinesi derivava dal fatto che soprattutto per la popolazione non compresa fra le categorie protette, il vaccino antinfluenzale il Lombardia sarebbe risultato irreperibile.

La storia si ripete

Correttamente le farmacie svizzere fanno sapere che la disponibilità di vaccini non è infinita. Meglio dunque fare una telefonata prima di mettersi in viaggio verso il Ticino che, con le restrizioni di spostamento in vigore, rischia di diventare una corsa a ostacoli. Nello scorso mese di settembre si era assistito a un'altra corsa, quella alla idrossiclorochina, l'antimalarico usato nel trattamento anti-Covid-19. Questo prima che l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sospendesse l'utilizzo dell'idrossiclorochina per la cura dei sintomi da coronavirus in Italia, a seguito di una ricerca pubblicata su Lancet (una rivista scientifica inglese di ambito medico).

In ogni caso ogni epoca ha conosciuto le sue trasferte versi le farmacie del Canton Ticino: da alcuni salvavita in poi è una storia che va avanti da decenni.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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