Confine

Lo aspettavano in carcere, ma faceva l'operaio in Ticino

Un 50enne della ex Jugoslavia arrestato dai carabinieri di Castelveccana. Doveva scontare una condanna per possesso di cocaina

11 agosto 2020
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Inseguito da un ordine di carcerazione del Tribunale di Reggio-Emilia, dovendo scontare un residuo di pena, per spaccio di cocaina, se ne stava in Ticino, dove lavora come operaio. Spesso però faceva visita alla famiglia, che risiede a Porto Valtravaglia, nei Luinese.

Ed è lì che la scorsa notte, poco prima delle due, l'uomo, un 50enne originario della ex Jugoslavia, è stato arrestato dai carabinieri di Castelveccana. I militari dopo una telefonata al 112  erano intervenuti per sedare una lite familiare. Riportata la calma, dopo aver interrogato la banca dati, hanno accertato che sul conto dell’uomo pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Reggio-Emilia per fatti che risalgono al 2011.

L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato di spaccio perché trovato in possesso di 15 grammi di cocaina ed un bilancino. Dopo sette mesi detenzione preventiva l'uomo era stato scarcerato in attesa del processo, che si era concluso con una condanna ad un anno di reclusione, senza la sospensione della pena. Solo nel 2018 la condanna è diventata definitiva. Nel frattempo il 50enne si era reso irreperibile, trovando casa e lavoro in Ticino. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere dei Miogni di Varese.

 

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