Confine

Ai richiedenti l'asilo va riconosciuta la dignità

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto i diritti all'accoglienza, inizialmente negati dalla prefettura di Como, a un cittadino afghano

L'ordinanza è destinata a fare giurisprudenza in Italia (archivio Ti-Press)
21 luglio 2020
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Ai richiedenti asilo va riconosciuta dignità e soprattutto un posto dove poter vivere. L’ha stabilito il Consiglio di Stato con una clamorosa ordinanza con cui nei giorni scorsi ha riconosciuto il diritto di un cittadino afghano, uno dei tanti senza tetto del capoluogo lariano, a ricevere le misure di accoglienza che gli erano state negate dalla Prefettura di Como. La massima istanza amministrativa italiana ha accolto la tesi sostenuta dagli avvocati comaschi dell'Osservatorio giuridico per diritti dei migranti, che si erano rivolti dapprima al Tar di Milano e successivamente al Consiglio di Stato a Roma.

Già il Tribunale amministrativo regionale aveva accolto la richiesta del cittadino afghano, ordinando alla Prefettura di Como guidata da Ignazio Coccia di mettere in atto le procedure di accoglienza, ma anziché gli aiuti era scattato un secondo provvedimento contrario, con la giustificazione che il richiedente asilo prima di presentare domanda in Italia l’aveva fatto in Svezia, in pratica era un ‘dublinante’, rispedito indietro in base al Trattato di Dublino. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza anche presso le altre Prefetture italiane che ormai per pratica consolidata negano ogni aiuto ai cittadini stranieri che hanno richiesto la cittadinanza non solo in Italia, ma anche presso altri Stati.

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