Confine

Ucciso dalla passione per armi ed esplosivi rudimentali

Si chiariscono i contorni dell'esplosione che, stamattina, ha causato la morte di un 21enne di Fino Mornasco

I detriti (Vigili del fuoco Como)
11 maggio 2020
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Sarebbe stato ucciso da una pericolosa passione che coltivava da anni. Quella di costruire armi rudimentali e fabbricare esplosivi, nella tavernetta della propria abitazione, una villetta a schiera di via Liguria ad Andrate, frazione di Fino Mornasco, comune confinante con Como.

Una verità raccontata ai carabinieri della compagna di Cantù, dal padre del 21enne rimasto ucciso sotto le macerie della villetta che si è sbriciolata come un castello di carta. Il ragazzo, attorno alle 6, sarebbe sceso nella tavernetta per sfogare la sua passione. Qualcosa deve essere andato storto se attorno alle 6.10 si sono sentiti due botti, come se fossero petardi, che hanno svegliato gli abitanti della zona, scesi in strada per accertarsi su quanto era accaduto. Dopo i due botti, dallo scantinato si è sprigionato un denso fumo che è salito su per le scale per avvolgere l'appartamento occupato dal ragazzo e dal padre, uscito pure lui in strada. Il ragazzo è salito in casa, per affacciarsi al balcone, gridando “soffoco”. Invitato a scavalcare il balcone, ha però preferito rientrare in casa nel momento in cui una violentissima esplosione ha trasformato la villetta in un ammasso di detriti. Un boato sentito a parecchi chilometri di distanza. Dopo il boato, le fiamme. Ci sono immagini, girate con il telefonino, da alcune persone della zona che documentano l'esplosione e il crollo della villetta a schiera.

Insomma, non è stata una fuga di gas, come inizialmente ipotizzato, a provocare la tragedia. Sul posto sono giunte numerose pattuglie dei vigili del fuoco di Como e Cantù, oltre ai soccorsi del 118 dell'ospedale Sant'Anna, i carabinieri e la polizia locale di Fino Mornasco. In via Liguria ad Andrate da Milano sono arrivati anche gli esperti del nucleo Usar (Urban Search And Rescue), gruppo specializzato per le attività di soccorso in macerie dopo esplosioni e crolli. Una presenza che ha lasciato intendere che si era di fronte a uno scenario più complesso rispetto fuga di gas. Sull'accaduto la Procura di Como ha aperto un'inchiesta.

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