Confine

Valle Vigezzo, emergono nuove criticità sulla Statale 337

Dopo il cedimento di un muro di sostegno degli scorsi mesi, chiesto all’Anas un intervento di messa in sicurezza urgente

28 febbraio 2020
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Sono due i tratti della 337, la strada che collega la Valle Vigezzo al Canton Ticino, che preoccupano il sindaco di Re, Massimo Patritti, e chi percorre la tortuosa tratta: la curva dopo il punto oggetto dei lavori per smottamento, dove il muro di sostegno spancia paurosamente, e il rettilineo appena prima della dogana, parte italiana, dove è visibile il cedimento della carreggiata.

«I tecnici Anas ne sono al corrente e aspettiamo un intervento» – ha spiegato il sindaco Patritti, che in questi giorni sta monitorando anche il cronoprogramma sulla messa in sicurezza dell’intera arteria, arrivato la scorsa settimana, in occasione della riunione con i frontalieri. Il responsabile per il progetto di Anas Piemonte, Enzo Malgeri, ha riferito che saranno presto realizzati i lavori sui due tratti che preoccupano più di tutto il resto, ma non ha dato conferme sul finanziamento. Per quanto riguarda la messa in sicurezza, ecco il cronoprogramma: Anas ha specificato come i 70 milioni stanziati verranno utilizzati in due tranche. I lavori, che prevedono penali in caso di ritardi o verificato utilizzo di materiali di qualità inferiore a quella prevista, verranno svolti a fasce orarie evitando, per quanto possibile, la chiusura della strada ed escludendo gli orari notturni di lavoro viste le difficoltà di illuminazione del versante.

La progettazione interna di Anas prevede due nuove gallerie e 10 nuovi viadotti su una strada adeguata alla nuova normativa stradale, ovvero più larga, con curve più dolci e pendii meno ripidi. Sono stati valutati tre anni e mezzo di lavori a partire dall’assegnazione da parte della commissione di gara dell’appalto ad una delle circa 20 imprese che si prevede partecipino. Individuato il vincitore e valutata la documentazione vi sarà la chiusura del contratto ad aprile e l’inizio dei lavori, del primo lotto da 10 milioni, a maggio (sostengono da Anas). «Intanto è ancora aperta la raccolta firme dei frontalieri per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli enti preposti. Sono state raccolte ad oggi tremila firme» – chiude il sindaco Massimo Patritti.

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