Confine

Con AlpTransit a regime, caos in Italia

La tratta Milano-Chiasso maglia nera per sovraffollamento, numero di ritardi e soppressioni senza preavviso registrati nell’arco dell’anno

(Ti-Press)
17 dicembre 2019
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Altro che “autostrada viaggiante”, con l’AlpTransit, sul versante lombardo si avrà una “strada sterrata”. Dati alla mano il pessimismo di Legambiente è senza se e senza ma. Nel suo ultimo rapporto ‘Pendolaria’ oltre 150 pagine, ricco di tabelle sul pendolarismo ferroviario in Italia, Legambiente pone l’accento sul fatto che la direttrice Rho-Milano-ComoChiasso, lungo la quale viaggiano sia i treni merci, che quelli passeggeri, oltre a essere in Lombardia la più utilizzata (48mila passeggeri, la media giornaliera) è anche la più lenta (40 chilometri l’ora), che si traduce in un’ora e mezza di tempo per collegare i due capolinea. Dati che si intersecano fra loro: l’alto numero di passeggeri, in presenza di 18 stazioni, si riflette sui tempi per consentire a tutti di salire e scendere dai treni.

La pessimistica previsione di Legambiente si basa sul fatto che a pieno regime lungo il corridoio lombardo il traffico pesante dagli attuali 190 treni passerà a 250 convogli al giorno: 60 convogli merci in più, lunghi fino a ottocento metri, alti quattro e con carichi di duemila tonnellate, per una media di dieci treni l’ora. Se già ora si viaggia a passo di lumaca (la MilanoComo-Chiasso, fra le 44 tratte lombarde, è di gran luna quella più disastrata come ben sanno i pendolari comaschi e ticinesi), cosa succederà se sugli attuali due binari viaggeranno 60 treni in più? La risposta di Legambiente è la più pessimistica possibile: blocco del traffico ferroviario. Una previsione che più negativa non potrebbe essere, anche perché sul versante lombardo non c’è stato l’auspicato adeguamento delle infrastrutture esistenti.

Legambiente punta l’indice contro il mancato quadruplicamento tra Chiasso a Monza, con la realizzazione della linea tra Bivio Rosales a Seregno-Desio di 37 chilometri. Una soluzione di cui si è incominciato a parlare dalla fine degli anni Novanta, abbandonata a causa dei costi (3 miliardi di euro nel 2003). Della nuova tratta ne avrebbe beneficiato anche il traffico passeggeri. Legambiente è preoccupata anche per le conseguenze che dall’AlpTransit deriveranno dalla crescita del traffico merci lungo la linea Bellinzona-Luino-Busto Arsizio-Gallarate, dove ha sede il centro intermodale Hupac. Una linea con un solo binario.

Milano-Chiasso tra le 10 linee ferroviarie peggiori d'Italia

Maglia nera per la Milano-Chiasso, inserita da Legambiente tra le dieci peggiori linee ferroviarie d'Italia. Il primato negativo si deve al numero di ritardi e soppressioni senza preavviso registrati nell’arco dell’anno e al sovraffollamento dei treni (48mila passeggeri ogni giorno su un numero di convogli inadeguato).

Legambiente pone l'accento sul fatto che la Milano-Chiasso risente del passaggio dei treni internazionali che percorrono la direttrice verso il nord Europa. "La linea scelta come peggiore in Lombardia è esemplificativa delle tante difficoltà che sono costretti ad affrontare i pendolari nel loro viaggio casa-lavoro e casa-scuola ogni giorno" sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. A non essere sorpresi della maglia nera assegnata alla Milano-Chiasso sono stati i pendolari comaschi e ticinesi.

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