Confine

In camicia nera per ricordare Benito Mussolini

Raduni e commemorazioni nel Comasco sotto l'occhio delle forze dell'ordine. Ma c'è chi minimizza: 'Festa della Liberazione dell'odio'

Villa Belmonte di Giulino (fonte Wikipedia)
28 aprile 2019
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Nel giorno della morte di Benito Mussolini, fucilato il 28 aprile 1945 assieme a Claretta Petacci, oltre trecento camice nere si sono ritrovate a Giulino di Mezzegra per ricordare il dittatore. Nella chiesa parrocchiale Sant'Abbondio di Mezzegra è stata celebrata una messa in ricordo del dittatore e della sua giovane amante. Don Luigi Barindelli per l'ennesima volta ha tenuto a precisare che la sua non ''è una commemorazione politica, ma un incontro di preghiere, una nuova festa, quella della Liberazione dell'odio''. Insomma, un tentativo di dare alla manifestazione un basso profilo, dopo che negli anni scorsi c'erano stati momenti di tensione e scontri. Come due anni fa, quando c'era stata una contromanifestazione spontanea con la gente del posto a cantare 'Bella Ciao'.

Oggi tutto è filato liscio, anche perché massiccia era la presenza di forze dell'ordine che hanno scortato i trecento camerata dalla chiesa parrocchiale al cancello di Villa Belmonte di Giulino. Ovvero il punto in cui sono stati fucilati il Duce e la sua giovane amante. E qui è riecheggiato ''Camerata Benito Mussolini!'' Seguito da un generale ''Presente!''. Il momento che tutti i 'nostalgici' aspettavano, rafforzato dal saluto fascista.  L'incontro cameratesco si è concluso con il rancio mussoliniano in un ristorante della zona.

Momenti di tensione, invece, in mattinata a Dongo, lungo la statale Regina, dopo che un centinaio di 'nostalgici' si è ritrovato  per un rito in onore dei 16 gerarchi fucilati poco dopo che erano stati sorpresi sul camion della colonna tedesca che stava scappando in Germania. Su uno dei camion bloccati dai partigiani c'era anche Benito Mussolini. A Dongo i camerata hanno deposto in acqua una corona in ricordo di Marcello Petacci, fratello di Claretta, che tentò di sottrarsi alla fucilazione gettandosi nel lago di Como. Venne freddato con una sventagliata.

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