Confine

Campione d'Italia, Salmoiraghi a Roma

Per il sindaco serie di incontri al Ministero Economia e Finanze e dell'Interno allo scopo di salvare l'enclave

((Ti-Press))
1 febbraio 2018
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Si è spostata a Roma la difficilissima partita per salvare il "sistema Campione". Nella capitale c'è il sindaco Roberto Salmoiraghi che ha avuto incontri sia al Ministero dell'Economia e delle Finanze, che al Ministero dell'Interno. Per quanto è dato sapere Salmoiraghi negli incontri romani ha illustrato la difficile situazione in cui si trova l'enclave che nel sito del Casinò viene definita "dorata". Certamente lo è stato, ora non lo è più e difficilmente tornerà ad esserlo. "Abbiamo assolutamente bisogno del vostro aiuto". È la sintesi di quanto avrebbe detto Salmoiraghi ai dirigenti dei due ministeri. Già il Governo centrale è corso in aiuto a Campione stanziando un contributo annuale a fondo perso di 10 milioni di euro, legato al cambio franco-svizzero, per cui variabile. L'incontro al Ministero dell'Interno sarebbe stato motivato dal fatto che l'attuale situazione in cui si trova Campione d'Italia mette in discussione il futuro di una intera comunità. Soprattutto alla luce delle misure prospettate per mettere in sicurezza i costi del personale della Casa da gioco e del Comune. Le misure prospettate (anticipate da La Regione) si traducono in pesanti sacrifici per i lavoratori, in particolare quelli del Casinò, che da anni stanno stringendo la cinghia. I dipendenti comunali, per il mancato pagamento degli dispendi di novembre (la seconda quindicina) e di dicembre al termine di una animata assemblea hanno chiesto la messa in mora dal Comune. Su come il contenuto della lettera possa essere arrivato a una rappresentanza sindacale e ai media il vice sindaco Alfio Balsamo non esclude una denuncia in Procura a Como, in quanto a suo dire lo scritto sarebbe stato inviato solo al prefetto. Tensione alle stelle, con possibilità di una denuncia alla magistratura, anche per quanto concerne la notizia (da La Regione anticipata) della costruzione di un grattacielo di 56 piani in riva al Ceresio. ''Innanzitutto, non si tratta di un grattacielo, ma di un grande albergo con annesso altre strutture'' chiarisce Balsamo, secondo il quale non c'è nulla di definito, per cui non se ne doveva parlare. Infine, c'è da registrare la presa di posizione della Rsu che si è detta ''basita''  per il fatto che ''proposte di riduzione di costo e di personale siano divulgate a mezzo stampa, senza che le stesse siano suffragate da dati ufficiali, così come già richiesto nell'incontro dello scorso 19 gennaio''. La Rsu (Cgil e Uil) considera ''inaccettabile che siano chiamati a sacrifici senza conoscere il piano industriale'' (sarebbe pronto, ma continua ad sottochiave) e  considera ''ancora più incomprensile la condizione ''in prorogation'' dell'Amministratore unico e la conseguente incertezza dell'assemblea dei soci''. 

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