Confine

I presunti mandanti si incontrarono a Chiasso

(©Ti-Press / Gabriele Putzu)
6 ottobre 2016
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È avvenuto a Chiasso l'ultimo incontro tra la 46enne di Cabiate, figlia di uno dei più noti mobilieri della Brianza e il suo amante, un 49enne commercialista di Inverigo, arrestati ieri, mercoledì, all'alba e accusati di essere i mandanti del delitto dell'architetto dei vip, ucciso il 14 ottobre 2015 a Carugo (Como). Dopo il delitto il legame tra i due arrestati si era diradato, anche perché sentivano sul collo il fiato degli investigatori. Così per il loro ultimo incontro, pensando di sfuggire alle indagini, si sono dati appuntamento in un parcheggio di Chiasso. Ma una telecamera li ha immortalati anche lì, grazie alla collaborazione degli inquirenti ticinesi. Il 49enne, del resto, dal giorno del delitto comunicava con tutti tramiti dei 'pizzini', alla stregua dei boss mafiosi.

All'arresto dei due presunti mandanti, i carabinieri di Como e del Ros di Milano sono arrivati basandosi su due elementi. Innanzitutto, le ammissioni di una ex guardia giurata già in carcere, intermediario tra i due amanti e gli autori materiali del delitto. Poi la foto scattata il giorno del delitto, che riproduce il modello e il numero di targa dell'autovettura dell'architetto, sconosciuto ai killer, il cui incarico non era quello di ucciderlo, bensì di ferirlo. Immagine inviata via whatsapp dalla, tramite l'amante e l'ex guardia giurata, e ritrovata sui cellulari dei killer. Gli investigatori indicano nell'affidamento delle due figlie il movente dell'omicidio.

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