Economia

Uber, il coronavirus causa grosse perdite

Trimestre in rosso per l'azienda statunitense, con mancati introiti per 2,9 miliardi. Ma grazie alle consegne di cibo a domiclio, è stato possibile parare il colpo

7 maggio 2020
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Il Coronavirus ha colpito anche Uber, fermando la domanda di servizi dell'app per auto con conducente e per corse condivise. A limitare le perdite è stata però la performance di Uber Eats. La consegna a domicilio di pranzi e cene. «Insieme al balzo delle consegne di pranzi e cene, siamo incoraggiati dal vedere i segnali iniziali dei mercati che stanno riaprendo. La nostra struttura dei costi altamente variabili resta un vantaggio importante mentre prevediamo che la ripresa delle corse varierà da città a città e da Paese a Paese - afferma Dara Khosrowshahi, l'amministratore delegato di Uber. «Anche se le nostre attività sulle corse "in auto" sono state colpite duramente dal coronavirus, abbiamo preso azioni rapide per preservare la forza del nostro bilancio, concentrare ulteriori risorse su Uber Eats e per  prepararci ad ogni possibile scenario»

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