Economia

Per la ripresa, avallato il pacchetto di misure dell'Eurogruppo

Fra le misure di risposta economica, il piano della Banca per gli investimenti, il Meccanismo europeo di stabilità e il Sure (contro la disoccupazione)

Angela Merkel (foto Keystone)
23 aprile 2020
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BRUXELLES (ats ans) -
La videoconferenza dei leader Ue sulla risposta economica alla crisi del coronavirus è terminata. Secondo quanto riferiscono fonti Ue, i capi di Stato e di governo hanno dato il loro avallo al pacchetto di misure dell'Eurogruppo e di renderle operative per il primo giugno.

Tra le misure figurano il piano della Banca europea per gli investimenti (Bei), il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e il Sure, uno strumento contro la disoccupazione garantito da tutti gli Stati membri che dovrebbe servire a salvaguardare l'occupazione in alcuni Paesi, ad esempio Italia e Spagna, particolarmente colpiti dal nuovo coronavirus.

Inoltre c'è stato un accordo comune a lavorare su un Recovery fund. È stato dato l'incarico alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di avanzare una proposta.

Il premier italiano Giuseppe Conte, nel corso del Consiglio europeo, avrebbe chiesto una modifica alle conclusioni della riunione sul Recovery Fund. Modifica che, secondo le stesse fonti, è stata inserita e inquadrerebbe il piano per la ripresa Ue come strumento "necessario e urgente".

Le dichiarazioni di Angela Merkel

"Abbiamo parlato in modo aperto e in spirito di collaborazione", ha spiegato Angela Merkel dopo il consiglio europeo in videoconferenza. "Non su tutto siamo della stessa opinione", ha aggiunto.

Merkel ha "rappresentato" la sua "opinione" sui titoli di debito comune negli stessi termini in cui lo aveva fatto stamani al Bundestag, ha detto la cancelliera rispondendo a una domanda.

Per la ripresa dalla "crisi economica acuta", "tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche recovery plan o recovery fund", ha sottolineato Merkel. "Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell'interesse tedesco". "La Germania sta bene solo se l'Europa sta bene", ha aggiunto.

Merkel ha spiegato che non si è stati ancora tutti d'accordo per ora su come finanziare il Recovery fund, "se con sussidi o prestiti", ha detto, ma una cosa è chiara, e cioè che il fondo sarà collegata al prossimo bilancio europeo per i prossimi sette anni. "Questo significa per la Germania che noi dobbiamo essere disponibili a contributi di bilancio più alti di quanto avevamo messo in conto nell'ultima trattativa. La cancelliera ha sottolineato che questo "è giusto". La Commissione ha avuto adesso l'incarico di vedere come dovrà essere finanziato il Recovery fund e come dovrà essere architettato, ha spiegato Merkel.

Dalla prospettiva di Emmanuel Macron

"Piani di rilancio dopo questa crisi dovranno essere finanziati e dovranno essere massicci", ha indicato dal canto suo il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando dall'Eliseo dopo la videoconferenza. "Bisogna essere all'altezza di questa risposta e decidere il più presto possibile le risposte più forti possibili. Servono trasferimenti di risorse verso i Paesi Ue più colpiti da questa crisi, non dei prestiti", ha sottolineato.

"C'è un consenso sulla necessità di una risposta rapida e forte. È un passo avanti, nessuno contesta che abbiamo bisogno di una risposta fra i 5 e i 10 punti del nostro Pil. Ci sono disaccordi che restano sui meccanismi", ha rilevato il presidente francese.

Illustrando "i disaccordi che permangono sui meccanismi", Macron ha detto che resta irrisolta la questione se questo fondo di rilancio "si possa finanziare con dei prestiti o con dei trasferimenti reali. E, dico sinceramente, se l'Europa deve indebitarsi per fare prestiti ad altri paesi, allora non siamo all'altezza della risposta. Perché questi prestiti andranno ad aggiungersi al debito che questi paesi già hanno. E gli squilibri finanziari che ci sono nei paesi più fragili, più colpiti dalla crisi non risolveranno niente. Questi paesi avranno semplicemente un prestito in più, non con i mercati, ma con il resto dell'Europa. E non si risolverà il problema di fondo".

Secondo il capo dell'Eliseo, "in questo momento, abbiamo bisogno non di prestiti ma di trasferimenti reali verso paesi particolarmente colpiti. Certamente con regole e governance che dovranno essere molto chiari, accettati da tutti, ma che dovranno trasferire a queste regioni una capacità di ripresa. Su questo, oggi, non c'è consenso".

"L'Europa è al momento della verità e noi dobbiamo fare tutto il possibile perché dia una risposta all'altezza della sua storia. Questo virus è stato uno shock eccezionale e richiede una risposta eccezionale", ha detto Macron. "Se lasciamo cadere una parte dell'Europa - ha ribadito - è tutta l'Europa che cadrà".

Cosa ha detto Ursula von der Leyen

"C'è solo uno strumento che può portare questa ripresa, ed è il budget Ue legato al Recovery fund", gli "investimenti devono essere anticipati e deve esserci un giusto equilibrio tra sovvenzioni e prestiti", ha sostenuto dal canto suo la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue.

Secondo von der Leyen il budget è adatto perché "è disegnato per la coesione, la convergenza e i programmi. E gli Stati membri hanno appoggiato questa posizione".

La Commissione europea punta a presentare le nuove proposte per il bilancio pluriennale Ue 2021-2027 per "la seconda o la terza settimana di maggio", ha aggiunto von der Leyen al termine del videosummit Ue. Secondo alcune fonti europee, l'esame del nuovo pacchetto potrebbe già avvenire in occasione della riunione del collegio del 6 maggio prossimo.

Per disporre delle risorse necessarie ad affrontare la crisi "non servono miliardi ma trilioni di miliardi", ha annunciato la presidente della Commissione, indicando la necessità, almeno per i primi anni, di raddoppiare (dall'uno al due per cento del Pil Ue, ovvero da 1000 a 2000 miliardi di euro) le risorse a disposizione del bilancio Ue.

Le dichiarazioni di Charles Michel

"I leader dell'Ue hanno dato il loro endorsement al pacchetto di tre reti di protezione" elaborato dall'Eurogruppo, che include Sure, piano Bei, e Mes, per un ammontare complessivo di 540 miliardi di euro, "ed abbiamo chiesto che diventi operativo per il primo giugno", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine della videoconferenza.

I leader hanno "concordato" sulla necessità "di lavorare per un Recovery Fund di cui c'è bisogno ed urgenza. Il fondo deve essere di una grandezza sufficiente, per questo abbiamo dato mandato alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di presentare una proposta commisurata alla sfida" della risposta economica al coronavirus.

"Ho una valutazione positiva sulla riunione del Consiglio europeo, ci siamo trovati d'accordo su un quadro chiaro di fronte a questa crisi enorme bisogna prendere delle forti decisioni", ha indicato il presidente del Consiglio europeo.

"Sono ottimista, anche se il compito è difficile con le diverse sensibilità in Ue e non è una sorpresa ma sento che c'è una forte volontà politica a lavorare insieme e riuscire e costruire compromessi", ha aggiunto Michel.

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