Economia

Mifid2, 'l'Italia ha fatto un passo indietro'

L'Associazione svizzera dei banchieri critica l'interpretazione data da Roma alla direttiva europea sui servizi di investimento. 'Situazione insoddisfacente'.

Ti-Press
17 aprile 2018
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Le banche svizzere premono per poter operare in Italia e offrire prodotti e servizi di risparmio alla clientela retail della vicina Penisola senza l'obbligo di crearvi succursali.

"La Svizzera è rimasta liberale e aperta alle banche estere mentre l'Italia ha fatto un passo indietro con una interpretazione della Mifid2 [la direttiva europea sui servizi di investimento, ndr] molto restrittiva sui servizi retail. La situazione è insoddisfacente", non usa giri di parole Roberto Battegay, responsabile Europa e Private banking presso Swissbanking, l'Associazione svizzera dei banchieri. "L'attesa delle banche svizzere è di riattivare il dialogo. Bisognerebbe approfittare di questo periodo per fare un passo in avanti", indica Battegay in un incontro con la stampa italiana svoltosi oggi a Basilea.

"Oltre alle aspettative delle banche svizzere che vogliono esportare servizi ci stanno anche le aspettative dei clienti all'estero, come in Italia, che prediligono i servizi che solo le banche svizzere riescono ad assicurare", sottolinea. "Se c'è un obbligo di creare una succursale non c'è più il servizio cross-border ma siamo già entrati nell'ambito del servizio locale", conclude.

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