Economia

Bce, tassi invariati e Quantitative easing addirittura incrementabile

Mario Draghi, presidente della Bce
7 settembre 2017
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La Banca centrale europea (Bce) ha lasciato i tassi di interesse invariati. Il tasso principale è allo 0%, quello sui depositi resta negativo allo -0,4% mentre il tasso sui prestiti marginali è allo 0,25%. Lo comunica la Bce.

Il quantitative easing (Qe) può ancora aumentare, sia nelle dimensioni degli acquisti di bond che nella sua durata, se le prospettive economiche dovessero peggiorare, afferma la Bce spiegando che il Qe – a 60 miliardi di euro al mese – continuerà fino a fine dicembre e oltre se necessario.

La possibilità di aumentare il Qe non era scontata: diversi investitori si aspettavano che tale opzione venisse esclusa dalla Bce per segnalare l’avvicinarsi della fine del programma.

In una nota, l’istituto di Francoforte ribadisce la 'forward guidance', l’orientamento sui tassi d’interesse, che nelle attese del consiglio direttivo "rimarranno ai livelli attuali per un periodo di tempo prolungato, e ben oltre l’orizzonte" degli acquisti di titoli.

Quanto al Qe, proseguirà "in ogni caso fino a quando il consiglio non vedrà un deciso aggiustamento dell’inflazione coerente con il suo obiettivo" che è inferiore, ma vicino al 2% (attualmente è all’1,5%).

"Se le prospettive divengono meno favorevoli, o se le condizioni finanziarie si fanno incoerenti con ulteriori miglioramenti verso un deciso aggiustamento dell’inflazione, il consiglio direttivo si tiene pronto ad aumentare il programma in termini di dimensioni e/o durata", si legge nel documento.

La Bce ribadisce inoltre che gli acquisti netti di titoli sono fatti assieme al reinvestimento dei titoli già acquistati che vengono in scadenza.

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