Economia

Poco più di un miliardo per Bsi

(Pablo Gianinazzi)
1 novembre 2016
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EFG International ha annunciato stamani di aver finalizzato l’acquisizione di BSI per 1,06 miliardi di franchi, 217 milioni in meno rispetto a quanto indicato lo scorso mese di febbraio. Insieme, le due società formeranno una delle principali banche private della Svizzera, rileva il gruppo in una nota.

In febbraio era stato annunciato un prezzo di 1,33 miliardi di franchi. Il deprezzamento non è una sorpresa. Efg international negli scorsi mesi aveva fatto sapere che avrebbe dovuto sborsare di meno per acquisire Bsi. Due i motivi: la confisca di 100 milioni di franchi (l'utile realizzato più la multa imposta dalle autorità di Singapore nell'ambito dell'inchiesta sul fondo malese 1Mdb) da parte della Finma e l'erosione dei patrimoni detenuti da Bsi (in un anno e mezzo la banca ha perso una ventina di miliardi sui 94 detenuti a fine 2014).

Con circa 148 miliardi di attivi in gestione e poco più di 700 consiglieri alla clientela (CRO), la nuova entità si aggiudica "una posizione competitiva significativa sul mercato mondiale della gestione patrimoniale in fase di espansione", si legge nella nota del gruppo zurighese. Il tasso di fondi proprio del gruppo ammonta la 19,4% secondo le norme Swiss GAAP.

"Il perfezionamento dell’acquisizione segna una pietra miliare storica sia per EFG International sia per BSI. Insieme formiamo una banca leader interamente dedicata al private banking, con profonde radici svizzere, un’ampia presenza internazionale e uno spirito imprenditoriale", rileva Joachim H. Straehle, CEO di EFG International, citato nella nota.

Nel primo semestre dell’anno l’utile netto di EFG International è dimezzato a 22,3 milioni di franchi contro i 48 milioni dello stesso periodo del 2015. A livello operativo, i ricavi sono calati del 3% a 341,7 milioni di franchi.

BSI, che era stata implicata nello scandalo di riciclaggio legato al fondo malaysiano 1MDB, ha subito nel primo semestre dell’anno una perdita netta (IAS) di 18,3 milioni di franchi. I ricavi operativi si sono ridotti del 22,7% a 330,6 milioni di franchi. La flessione è dovuta ai deflussi netti di averi nel periodo in rassegna. Al 30 giugno 2016 gli averi totali della clientela risultavano pari a 73,7 miliardi (84,3 miliardi a fine 2015, ovvero – 12,9%). (ats/sg)

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