Economia

Il bonus d'uscita non è garantito, se il salario base è molto alto

2 settembre 2015
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Chi ha un reddito molto elevato, che supera i 350 mila franchi all’anno, perde il diritto al bonus nel caso in cui cambi impiego nel corso dell’anno. Il Tribunale federale (Tf) da così ragione ad una banca svizzera in un processo con un ex direttore.

Il quadro superiore aveva rassegnato le proprie dimissioni per giungo del 2009, dopo esser stato assunto da un istituto concorrente. Il suo contratto prevedeva la soppressione del diritto al bonus in caso di una partenza nel corso dell’anno. La banca ha quindi rifiutato di versargli tale "gratifica".

Nel 2008, anno precedente alla sua partenza, il direttore di banca, quale beneficiario di un salario fisso di 300’000 franchi e di un bonus molto elevato, aveva guadagnato oltre due milioni di franchi.

Il Tf ha rifiutato il ricorso dell’ex direttore confermando dunque la validità della decisione della banca. Secondo la corte il bonus deve essere considerato come una gratifica poiché dipende dalla buona volontà del datore di lavoro. Un’eccezione è invece rappresentata dai salari medi e superiori: in questo caso il bonus deve essere considerato come uno stipendio.

Precisando la sua decisione il Tf ha indicato che un reddito viene considerato molto elevato quando quest’ultimo equivale a cinque volte il salario medio. Nel 2009 il salario medio annuale si aggirava attorno ai 70 mila franchi, mentre il livello a partire dal quale un salario viene considerato molto elevato corrisponde di conseguenza a 350 mila franchi.

Nel corso dei sei mesi precedenti la fine del suo contratto l’ex direttore aveva percepito 362 mila franchi superando dunque la soglia dei "salari molto alti ".

Il Tribunale federale non conferma dunque le decisioni della Corte civile del Tribunale cantonale vodese che in prima istanza aveva condannato la banca a versare oltre un milione di franchi al suo ex direttore, un ammontare poi ridotto in appello a 250 mila franchi.

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