Dib. Elettorale

Canoni d’acqua, una boccata d’ossigeno per le Valli ticinesi

12 marzo 2019
|

l Consiglio nazionale nei giorni scorsi ha sostenuto con una buona maggioranza il valore dell’acqua turbinata mantenendo il canone d’acqua a 110 franchi per chilowatt lordo fino al 2024. Questa decisione dà una certa garanzia anche ai Comuni ticinesi periferici che con il contributo annuo derivante dalla localizzazione geografica ricevuta grazie al controprogetto indiretto “all’iniziativa di Frasco” hanno potuto rinascere e mantenere un livello di servizi al cittadino al passo con i tempi e di conseguenza anche poter investire per dare un futuro da protagonista alle nostre Valli. Sappiamo che il mercato dell’energia ha subito degli sbalzi inaspettati negli ultimi 3-4 anni e questi eventi hanno messo in serio dubbio il futuro delle nostre centrali idroelettriche in quanto il prezzo di produzione superava in maniera anche abbondante il prezzo dell’energia sul mercato internazionale e ha spinto i produttori a mettere in discussione il canone. Questa situazione ha messo in seria difficoltà anche chi con questa risorsa deve programmare la gestione e gli investimenti futuri per una stabilità finanziaria, ma anche sociale ed economica. Questa stabilità la si può garantire solo con l’impegno dei Cantoni alpini ma anche da parte di ognuno di noi, impegnati nei diversi Enti cantonali. Le nostre centrali idroelettriche producono energia rinnovabile pulita a Km 0, danno lavoro a diverse famiglie dove l’impiego sul posto è tutt’altro che facile da trovare e vanno sostenute con ogni mezzo.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE