Un trio tutto al femminile per l'edizione basilese del festival canoro internazionale che si propone come evento globale per l'intera società svizzera
Le luci di Basilea di notte, la St. Jakobshalle, poi il buio squarciato da un fascio di luce bianca che, con un che di espressionismo tedesco, scolpisce tre sagome femminili di spalle. Poi il countdown, luce ai fari e ai sorrisi di Michelle Hunziker, Sandra Studer e Hazel Brugger. Così, Eurovision, in un video proiettato ieri all'incontro con i media all'auditorium Gehri, ha svelato i volti del trio, tutto al femminile, che condurrà le semifinali e la finale del grande concorso canoro che la Svizzera ospiterà dal 13 al 17 maggio nella città renana.
«Tornare a casa con un evento così grande è ovviamente fantastico — ha esordito la showgirl ticinese da tempo trapiantata in Italia —. Ho sempre segretamente sognato una vittoria della Svizzera o dell'Italia, e quando ha vinto Nemo ho pensato "Wow, dopo aver presentato Sanremo due volte in Italia sarebbe davvero un grande sogno". Il nome di Hunziker era già trapelato nella mattinata di ieri, riportato da Il Messaggero. «Quando sono venute fuori le speculazioni ho detto "No, porta sfortuna fare il nome prima!" — ha scherzato ancora — E poi infine è arrivato il momento, siamo qui e sono molto felice, soprattutto di essere con loro due. Non ci siamo viste molte insieme, solo due volte e per qualche ora, ma c’è una fantastica energia e ci completiamo perfettamente. Sarà sicuramente divertente»
Simpatia e una piacevole vena comica, quindi, nelle parole con cui Hazel Brugger, cabarettista di origine svizzera e statunitense che vive ora in Germania, ha raccontato i momenti precedenti all'annuncio. «A un certo punto è diventato impossibile trovare scuse sul perché non potevo andare in vacanza con mia madre a maggio. Mi sono inventato delle scuse dal nulla» ha commentato la 31enne che, fra le risate del pubblico si è rivolta direttamente alla madre [l'evento era trasmesso in streaming su Youtube n.d.r.]«Mamma, se stai guardando, purtroppo non posso a maggio, inoltre devi badare ai bambini, quindi nemmeno tu puoi».
Nel trio di conduttrici c’è, infine chi, come Sandra Studer, il palco dell'Eurovision lo ha già calcato nelle vesti di cantante. «Per me quella con Eurovision è davvero una storia d'amore — ricorda la 55enne che nell'edizione del 1991 a Roma ha rappresentato la Svizzera classificandosi quinta con ‘Canzone per te’ — Ho sempre guardato il festival fin da bambina, e quando ho avuto la possibilità di partecipare è stato un sogno che si è avverato per me. Sono rimasta fedele al concorso, commentandolo per dieci anni in televisione, viaggiando nei paesi, conducendo le selezioni nazionali svizzere e assegnando i punti. Per 30 anni ho sempre detto che il mio sogno sarebbe stato presentare la finale internazionale dell'Eurovision Song Contest. Ero quasi disperata perché non vincevamo mai e pensavo: "Mi chiameranno quando avrò 82 anni?" Perciò sono molto grata a Nemo per aver portato la vittoria in Svizzera e per questa opportunità, per poter condividere il palcoscenico con queste due grandi donne: è un cerchio che si chiude». A Sandra Studer e Hazel Brugger sarà affidata la conduzione delle semifinali, con Michelle Hunziker a supportarle per poi prendersi la scena della grande finale di sabato 17 maggio affiancata dalle due colleghe.
Così i due co-produttori esecutivi dell'ESC, Moritz Stadler e Reto Peritz, commentano anche la scelta del trio di conduzione al femminile: «Per il più grande show del mondo, era importante per noi ingaggiare conduttori che sapessero fare molto di più che presentare: con talenti aggiuntivi come la commedia, la danza o il canto, Hazel, Sandra e Michelle portano sul palco una versatilità unica. Siamo incredibilmente orgogliosi di avere come conduttrici tre donne così straordinarie e diverse. Insieme, la squadra riflette la diversità culturale e linguistica del Paese. Insieme rappresentano l'apertura della Svizzera, la sua capacità di costruire ponti tra le culture e la sensazione di essere una casa per tutti- in linea con il nostro motto svizzero ‘Welcome Home’».
Un motto che racconta ciò che Eurovision 2025 ambisce a essere per la Svizzera, confrontata con un evento che proietterà Basilea e tutta la Confederazione sugli schermi di milioni di persone in tutto il mondo. Una città, quella renana, che mette a disposizione della Svizzera la sua peculiarità di crocevia fra tre Paesi nell'aprirsi a una dimensione internazionale: «Vogliamo che il mondo si senta a casa in Svizzera», hanno affermato Stadler e Peritz, che hanno colto l'occasione per un aggiornamento sul processo di vendita degli ambitissimi biglietti. Per l'edizione 2025 è stato scelto un sistema che prevede una fase di pre-registrazione, chiusasi venerdì 17 febbraio e che ha visto una risposta massiccia, con circa 500'000 registrazioni: molte di queste, però, non sono state effettuate da persone fisiche ma da bot, ovvero software programmati per l'acquisto in massa di grandi quantità di biglietti da dare in pasto al bagarinaggio. Al momento, spiegano gli organizzatori, è in corso una pulizia per eliminare tali registrazioni abusive, per poi aprire definitivamente la vendita vera e propria il 29 maggio alle 10, secondo il principio del ‘chi prima arriva, prima è servito’.
Per chi, nonostante i compulsivi click, non riuscisse ad aggiudicarsi l'accesso alla St.Jacobshalle non mancherà l'occasione di unirsi comunque alla festa. Lo stadio St.Jakobs Park ospiterà infatti ArenaPlus, l'evento che, oltre alla proiezione sul maxi schermo del gran finale, prevede un pre-show dal vivo che vedrà alternarsi sul palco il secondo classificato dell'edizione 2024 Baby Lasagna, DJ Antoine e la cantautrice Anna Rossinelli. ArenaPlus sarà condotta dai volti di Rts e Srf Mélanie Freymond e Sven Epiney, che si collegheranno in diretta con il palco principale durante la finale.
Eurovision 2025 sarà anche un evento che coinvolgerà globalmente l'intera società svizzera con progetti che andranno oltre l'aspetto prettamente musicale, all'insegna del ‘Public Value’, il valore pubblico del festival: le scuole, ad esempio, verranno coinvolte con la distribuzione di materiali didattici nelle quattro lingue nazionali, per mostrare il valore educativo in termini di diversità culturale e creatività del festival, e concorso dedicato alle band scolastiche. Di rilievo anche la collaborazione con l'Università di Scienze Applicate di Coira, i cui studenti si occuperanno gli studenti, con il supporto di Srg, si occuperanno della creazione del concept, della registrazione e della trasmissione internazionale dei due eventi ‘City Handover & Semi-Final Allocation Draw’ e ‘Turquoise Carpet & Opening Ceremony’ per l'ESC. Ai loro giovani colleghistudenti di giornalismo, comunicazione e narrazione audiovisiva della Zurich University of the Arts ZHdK e della Zurich University of Applied Sciences ZHAW verrà invece affidato il compito di creare contenuti per i canali social media della Srg e dell'Ebu. La mascotte ufficiale dell'evento, infine, verrà fuori da un concorso indetto fra gli allievi dell'Accademia di Arte e design e della Scuola di design di Basilea.