Spettacoli

‘Troppo politico’, Eurovision contesta il brano di Israele

‘October rain’ di Eden Golan sarebbe ispirata ai massacri compiuti da Hamas lo scorso ottobre: le regole del festival vietano dichiarazioni politiche

Manifestazioni di protesta contro l’edizione di Eurovision del 2019 a Tel Aviv
(Keystone)
22 febbraio 2024
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Gli organizzatori di Eurovision Song Contest sarebbero intenzionati a rifiutare la canzone che la rappresentante di Israele, Eden Golan, intende presentare il prossimo mese di maggio a Malmoe, in Svezia, in quanto "troppo politica". Il brano "October Rain", infatti, come riporta il quotidiano Israel Hayom, farebbe esplicito riferimento al massacro perpetrato da Hamas lo scorso 7 ottobre nel sud dello Stato ebraico, in contrasto con il regolamento del festival che vieta qualsiasi dichiarazione a sfondo politico durante la competizione.

Al centro della disputa fra l'emittente di Stato israeliana Kan e l'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza Eurovision, ci sarebbero gli ultimi versi della canzone: "Non c'è più aria da respirare / Nessun posto, nessun me di giorno in giorno...[...] Sera/Tutto è bianco e nero/Chi è lo sciocco/Che ti ha detto che i ragazzi non piangono/Ore e ore/E fiori/La vita non è un gioco per i codardi.../Mentre il tempo passa/Ogni giorno/Sto perdendo la mente/Tenendo duro [...] erano tutti buoni bambini, ognuno di loro". Riguardo la parola "fiori", in particolare, il quotidiano israeliano chiarisce che nello Stato ebraico tale termine è noto a tutti come metafora per indicare i soldati di Tel Aviv caduti durante il conflitto, ma che il pubblico europeo potrebbe non coglierne la sfumatura politica.

I media israeliani precisano che la canzone andrebbe presentata ufficialmente ai primi di marzo e che attualmente è in corso un dialogo fra le due parti ma che, se l'emittente Kan rifiutasse di modificare il testo, esiste la possibilità che Israele rinunci a partecipare a Eurovision. Fermo restando che, come precisato da Ebu, la presenza dello Stato ebraico al festival non è in discussione, nonostante le richieste di molti attivisti che ne chiedono l'esclusione a causa della guerra in corso a Gaza.

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