Spettacoli

Abbonamenti in streaming sempre più cari in Svizzera

A passare pesantemente alla cassa sono soprattutto gli appassionati di sport, ma non solo (fino all'80% in più). Fra i più costosi Dazn

In sintesi:
  • La strategia adottata sarebbe quella di attirare il cliente per poi aumentare considerevolmente le tariffe
  • Grande la paletta dei prezzi: si va da 1,85 franchi al mese a circa 25
In streaming
(Keystone)
30 gennaio 2024
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È esploso negli ultimi anni il costo dei servizi di streaming offerti in Svizzera da operatori come Netflix. Lo rileva un'analisi del servizio di confronti Moneyland.ch, che mette in luce come a passare pesantemente alla cassa siano gli appassionati di sport, ma non solo: la strategia adottata è quella di attirare il cliente per poi aumentare considerevolmente le tariffe.

Le differenze tra i vari gestori sono enormi: lo streaming più economico costa 1,99 euro al mese (1,85 franchi), mentre il più costoso è uno degli abbonamenti Netflix, che costa 24,90 franchi, si legge in un comunicato odierno. Le offerte per lo sport sono ancora più care: si passa dai 24,90 franchi di Sky Sport per arrivare sino ai 49,90 franchi di Swisscom Blue Sport.

Fra i più popolari

Va peraltro ricordato che solo dieci anni or sono in Svizzera non esistevano servizi di streaming video: Netflix è stato il primo a lanciare l'offerta, nel settembre 2014. Nel frattempo questo modo di vedere film, serie e documentari è diventato molto popolare: secondo un sondaggio commissionato da Moneyland.ch all'inizio del 2023 il 58% degli intervistati utilizzava Netflix, il 30% Disney Plus e il 23% Amazon Prime Video.

A impressionare sono i rincari dal lancio dei servizi: gli utenti di Dazn hanno dovuto subire l'aumento di prezzo più elevato, del 171%. Ma pure per molti altri la fattura è lievitata notevolmente: Apple TV Plus +82%, Disney Plus +81%, Swisscom Blue Sport +67%, Amazon Prime Video +54%, Netflix Standard +47%, Netflix Premium +39%, Sky Sport +25%, MySports +20%.

"Gli aumenti di prezzo dei servizi di streaming sono enormi", commenta Ralf Beyeler, esperto di Moneyland.ch, citato nella nota. "Negli ultimi cinque o dieci anni, l'inflazione ufficiale in Svizzera è stata solo del cinque per cento. I servizi di streaming hanno quindi aumentato i loro prezzi molto più del rincaro".

"La strategia: prima attirare nuovi clienti con prezzi bassi e poi aumentare massicciamente le tariffe", spiega lo specialista. A suo avviso è comunque interessante notare che Netflix continua a offrire il suo abbonamento più economico a 11,90 franchi sin dal suo lancio sul mercato nel 2014: lo svantaggio di questo abbonamento è però una risoluzione inferiore e inoltre è prevedibile che Netflix lo sostituisca anche in Svizzera con uno nuovo che comprenderà la pubblicità.

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