Spettacoli

Per il Moles di Bath è tempo del... bicchiere della staffa

Lo storico pub, trampolino di lancio di star del calibro degli Oasis e di Ed Sheeran, chiude a causa dell'esplosione dei costi di gestione

Liam Gallagher e compagni avevano calcato la sua scena
(Keystone)
7 dicembre 2023
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A causa dei debiti in vista, il Moles di Bath, nell'Inghilterra meridionale, uno degli storici club musicali più apprezzati della scena britannica underground dell'ultimo mezzo secolo, culla di future star come gli Oasis o Ed Sheeran, chiude i battenti. Lo riportano i media del Regno Unito, citando l'annuncio sconsolato della proprietà, costretta a portare i libri contabili in tribunale dopo una dichiarazione d'insolvenza.

L'aumento dei costi di gestione e le ultime crisi – dall'emergenza Covid all'impennata d'inflazione e bollette dei mesi scorsi – "ci hanno stroncato", ha detto Tom Maddicot, uno dei comproprietari. "È un epilogo orrendo, ma la verità è che la musica dal vivo, al livello di base, non è più un'attività economicamente sostenibile", ha aggiunto in tono di resa definitiva.

Fondato oltre 45 anni fa, nel 1977, da Philip Andrews, grazie a un contratto di affitto iniziale pari allora ad appena 2'000 sterline annue, il club di George Street – capace di accogliere fino a 220 spettatori – più di recente era stato interamente ristrutturato dopo quasi un quinquennio di semi-abbandono. Negli anni il suo palco ha visto esibirsi artisti e band come Blur, The Killers, Pulp, Tori Amos, Fatboy Slim, The Cure, Bastille, Eurythmics, George Ezra, The Smiths, Massive Attack o Wolf Alice: molti dei quali ai loro esordi.

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