FFDUL

Una vittima e tante verità

Il concorso parte bene con ‘Victim’ dello slovacco Michal Blaško, che denuncia la vittimizzazione degli stranieri da parte dell'estrema destra

L’odissea di una madre
(@Adam Mach)

In un Cinema Lux molto vicino al tutto esaurito è iniziata giovedì 19 ottobre la X edizione del Film Festival dei Diritti Umani. Abbiamo visto ‘Victim’, coproduzione europea affidata al regista/sceneggiatore slovacco Michal Blaško. Racconta l’odissea di una madre ucraina costretta a rientrare d’urgenza nella Repubblica Ceca per assistere il figlio Igor, rimasto vittima di un'aggressione e ricoverato dopo l'asportazione di un rene. Dalle prime dichiarazioni del ragazzo emerge che a causargli quel grave danno siano stati tre Rom. Igor è ancora in un letto d’ospedale quando la destra neonazista ceca lo rende un idolo, una “vittima” (ecco spiegato il titolo) della violenza portata dai Rom, e per soprammercato dagli stranieri in toto.
Film ben costruito, con un tocco di suspense: inseguita dai mass media, che credono all’aggressione tzigana, la madre del ragazzo ha forse un’altra verità da sbattere sul piatto. Film necessario, come si diceva una volta, per denunciare quegli “al lupo, al lupo!”, quel subdolo tentativo di cercare nell’altro (il non patrizio di Corticiasca, per dire) un capro espiatorio buono per tutte le occasioni. La scena finale è un’apoteosi per i neonazisti: al termine di una manifestazione antistranieri, sul palco il loro leader urla più volte: “Vogliamo la nostra città sicura, basta con la violenza portata dagli stranieri!”. A questo punto, le nostre orecchie – ormai corrotte da un disco rotto che risuona ogni domenica da decenni – si sarebbero aspettate l’aggiunta d’un bel “Prima i nostri!”. La pellicola si chiude con un finale aperto, per non dire monco. Del resto, i problemi che solleva non sembrano risolvibili da un giorno all’altro.
‘Victim’ sarà replicato lunedì 23 al Cinema Iride (15.45), mentre domani, sabato 21 ottobre, verranno proiettati in concorso al Lux ‘Total trust’ di Jialing Zhang (alle 18) e ‘Lords of lockdown’ di Mihir Fadnavis (alle 20,30). Tutte le info su www.ffdul.ch.

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