Spettacoli

Teatro Sociale, primizie di stagione

Dopo il via libera al mandato di prestazione, e aspettando il ‘make up’ del 2026, leggiamo tra i cinquantasei titoli del cartellone 2023-24

Programma completo su www.teatrosociale.ch
27 settembre 2023
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Il 2022-23 è andato oltre ogni aspettativa. «Ha fatto bene non solo a noi, ma anche ad artisti e artiste in scena», dice Gianfranco Helbling, direttore di un Sociale che s’infila nella stagione 2023-24 con un tesoretto di entusiasmo dato dal pubblico tornato a riempire il Teatro e con quello fornito dal via libera al mandato di prestazione 2023-25 tra Città di Bellinzona ed Ente autonomo Bellinzona Teatro. «Sono stati dodici mesi positivi per il ritorno del pubblico ma anche per quanto è stato possibile realizzare dietro le quinte», aggiunge Renato Bison che di Bellinzona Teatro è presidente, parlando dell’arrivo del secondo tecnico di scena, «misura non più rinviabile per ragioni di sicurezza e che, se anche in maniera non direttamente visibile, va a migliorare le condizioni di lavoro e il prodotto finale». C’è un altro via libera, non è una novità e risale al 19 giugno scorso, l’approvazione del credito per la manutenzione: 2,2 milioni di franchi di cui 1,55 serviranno per interventi alle strutture destinate al funzionamento dell’edificio e 650mila franchi per l’acquisto di nuove attrezzature. Il Sociale sarà come nuovo nel 2026, esplicitando – chiude Bison – due compiti: «Una stagione teatrale completa che tenga conto dei diversi tipi di pubblico e il secondo, inserito nel mandato di prestazione, a favorire crescita e sviluppo della scena artistica nazionale, così come fatto per quella locale».


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Ieri in sala

Cinquantasei i titoli. «Una stagione ricca, forse sproporzionata rispetto alle capacità realizzative di un team ridotto», spiega Helbling, «ma crediamo che sia importante far vivere il più possibile questo spazio». Il programma ha una sorta di fil rouge che è venuto da sé: «Ogni anno ci si accorge che ci sono temi che emergono con più forza rispetto ad altri. Per questa stagione si è imposto il tema dell’identità individuale, il chi sono, come mi definisco, chi mi definisce, temi caldi della società. Non è un caso che almeno 10 su 30 titoli teatrali ne parlino».

‘Siamo tutti minotauri’

Due di essi sono produzioni del Sociale: il ‘Minotauro’ (dal 18 al 21 gennaio) rivisitato da Friedrich Dürrenmatt, in primis, diretto da Margherita Saltamacchia, che insieme a Jess Gardolin e Anahì Traversi non si possono dire ‘sul palco’, perché il palco sarà in platea. «Dürrenmatt vede il Minotauro come un individuo innocente e puro, ribaltando il mito greco dell’essere mostruoso e cattivo. E Teseo ci fa una brutta figura». Parole di Saltamacchia, con Marzio Picchetti (luci e coreografia) tra gli artisti in sala a presentare il proprio spettacolo: «Si va a teatro per sostenere questo essere unico», spiega l’attrice e regista. «Da una parte siamo tutti minotauri, dall’altra siamo un po’ tutti Teseo. Abbiamo svuotato la platea dalle sedie per essere tutti dentro l’esperienza, senza un sipario, partecipi. E dunque, venite a partecipare».


‘Minotauro’ - Gardolin, Saltamacchia, Traversi - dal 18 al 21 gennaio

Ghiacci

La seconda produzione ha avuto una gustosa anticipazione sulle pagine di Ticino7, firmata Flavio Stroppini. «Sono anni che con Helbling discuto sulla possibilità di raccontare qualcosa che abbia a che fare con la crisi climatica senza trovare storie che ci tocchino realmente», spiega Stroppini a bordo palco. Non soddisfatto dal discorso tecnico, poco narrativo, se n’è andato «lassù e capire cosa succede nei luoghi della catastrofe». E per ‘Lassù’ intende una residenza poco sotto il Polo Nord, per cercare una storia molto semplice: «Il ghiaccio si scioglie e l’uomo non può più camminare». E siccome oggi in Groenlandia il ghiaccio inizia a sciogliersi a febbraio e non più a maggio, «sono rimasto fermo sopra un’isola». Con gli annessi e connessi legati alla quotidianità e all’emergenza.

‘Qivittoq’, che la tradizione vuole sia uno spirito dal quale è meglio stare lontani, andrà in scena dall’11 al 13 aprile diretto da Stroppini e recitato da Moira Albertalli e Massimiliano Zampetti. «È una storia d’amore al tempo della crisi climatica, che cita Marquez ma anche Giulietta e Romeo, che dura 4 giorni come questo spettacolo, nel quale un uomo e una donna non riescono a ricongiungersi», chiude il regista. Un’altra residenza, ancora da tenersi, porterà Andrea Manzoni a comporre la colonna sonora in un posto remoto del nord dell’Islanda.


‘Qivittoq’ di Flavio Stroppini con Moira Albertalli e Massimiliano Zampetti - dall’11 al 13 aprile

Ammiraglie

Da Paolo Zanchin, delegato alla programmazione, uno sguardo alle «ammiraglie» del Sociale, le rassegne ‘chi è di scena’ e ‘com.x’. La prima – dalle incursioni frequenti nel cinema – prende il via il con ‘Testimone d’accusa’ (9 e 10 novembre), capolavoro di Agatha Christie affidato a Vanessa Gravina e Giulio Corso; lo Stephen King di ‘Misery’ (5 e 6 dicembre) è diretto da Filippo Dini, sul palco Arianna Scommegna e Aldo Ottobrino. ‘L’onesto fantasma’ (25 e 26 gennaio) è un originale adattamento dell’Amleto che Edoardo Erba ha affidato a Gianmarco Tognazzi (che saluta in videomessaggio) e a una manciata di altri attori. Arriva dal cinema anche il progetto voluto da Monica Guerritore, ‘Ginger e Fred’ (20 e 21 febbraio), ancora in realizzazione. Il 13 e 14 marzo, la figlia Lucia Lavia recita il Pirandello meno replicato di ‘Come tu mi vuoi’. Chiude Eva Robin’s in ‘Le serve’ di Jean Jenet (18 e 19 aprile).

La stagione ‘com.x’ prende il via il 13 e 14 ottobre con un ritorno. «Vengo da tre anni in un garage, sono uscito dalla comfort zone con personaggi nuovi in una commedia più poetica e più musicale. Mi sono chiesto se alla gente sarebbe piaciuto. Sono un cagadubbi, ho fatto dei corsi alla Migros; quando ho visto che la gente rideva, è stata una grande gioia». Parole di Flavio Sala (in sala), che torna dove ‘Bonanocc ai sonadoo’ debuttò. La Rsi riprenderà le due serate per farne lo spettacolo dell’Ultimo dell’anno. Dopo vent’anni o poco meno tornano gli Oblivion con ‘Tuttorial’ (29 novembre). Il videomessaggio di Amanda Sandrelli introduce ‘Vicini di casa’ (26 marzo). Si segnala ‘Mamma ho perso l’Aureli’ (2 marzo), ‘one woman show’ dell’imitatrice Emanuela Aureli.


Compagnia Flavio Sala, ‘Bonanocc ai sonadoo’ - 13 e 14 ottobre

Calvari

In ambiti di ‘narrazioni’, la crisi climatica è affare per Ferruccio Cainero in ‘Acqua: un reading’ (26 ottobre); spicca Ambra Angiolini in ‘Olivia Denaro’, storia vera di Franca Viola che si oppose al cosiddetto ‘matrimonio riparatore’ (1 marzo). Spiccano anche il ‘Fondo del sacco’ (15 novembre) con esperimento “ognuno paga quel che vuole”, sistema di ‘biglietteria’ più nota oltre Gottardo, e ‘Palma Bucarelli e l’altra resistenza’, di e con Cinzia Spanò, storia della direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, che salvò dalla furia nazista tanti capolavori dell’arte italiana (24 aprile). Il giorno prima, a Villa dei Cedri, si parlerà di conservazione del patrimonio culturale. Per gli ‘altri percorsi’, Daniele Bernardi e Ledwina Costantini si mettono in cammino con Robert Walser in ‘Microwalser’ (24 febbraio).

Nella sezione ‘swiss made’, Helbling caldeggia ‘Transplanté’ di Joseph Gorgoni, che lascia i panni di Marie-Thérèse Porchet per indossare i propri, nel racconto di un vero calvario personale con il quale l’artista, andato a un passo dal lasciarci le penne, ci fa “morire dal ridere” (15 maggio). La danza vede l’artista associata Marie-Caroline Hominal in ‘Sugar Dance’ (1 dicembre) e la Anton Lachky Company in ‘Steps: gli altri’ (16 maggio).


Joseph Gorgoni, ‘Transplanté’ - 15 maggio

Da Taddei a Baccini

La musica, sotto la categoria ‘jazz folk & pop’, si apre venerdì 20 ottobre con Rossana Taddei, cantautrice che vive tra l’Uruguay e il Ticino e presenta il progetto ‘MinimalMambo’, duo con Gustavo Etchenique che ha girato il mondo. Il suo concerto, ‘Raices Aéreas’ (Radici Aeree) è l’insieme di nuove composizioni inedite che verranno presto incise. “‘Taddei ci sei’ è ancora nell’aria”, dice l’artista, ricordando il tributo al fratello Claudio vissuto qui nel dicembre del 2022. Il 20 ottobre, a questo proposito, Rossana avrà come ospiti Romeo e Dana Taddei, figli di Claudio.

Al Sociale a presentare il suo concerto c’era anche Beppe Donadio, caposervizio delle pagine culturali della Regione, tornato a calcare un palco a distanza di dieci anni all’ultimo Estival Jazz, a Lugano in luglio. Sabato 21 ottobre, nei panni di cantautore, porta le sue canzoni a Bellinzona. Invitato da Helbling a “cambiare cappello”, dice: “Fare due cose insieme (il giornalista e il musicista, ndr) comporta delle difficoltà: per esempio, stare qui a parlarvi in questo momento m’impedisce di prendere appunti su quello che sto dicendo”. Altra musica l’ha portata Fabio ‘Mago’ Martino, in nome e per conto dei Vad Vuc, attesi l’8 dicembre. Il Mago ricorda del concerto al Sociale rimandato tre volte per Covid, poi diventato un cd live. «Vogliamo portare il concerto di piazza in teatro, l’ultimo di un tour iniziato nei pub irlandesi».


Ti-Press
Beppe Donadio in concerto - 21 ottobre

La musica sarà anche quella degli Hotlanta di Matteo ‘Tedd’ Bertini e Rocco Lombardi, nati duo e diventati band insieme a Matteo Ballabio, Francesco ‘Cec’ Rezzonico e Mattia Mantello (16 novembre). E quella del pianista e compositore Alessandro Martire, alla sua prima svizzera (15 dicembre). Si annuncia interessante il tributo a Édith Piaf, il quartetto Boggini-Bonetti-Ricci-Pesenti ad accompagnare Beatrice Zanolini (2 febbraio) e imperdibile quello a Jannacci portato da Elio con band al seguito in ‘Ci vuole orecchio’, spettacolo che ha già girato trionfalmente l’Italia.

Tornano al Sociale, anche Kety Fusco con ‘The Harp’ (13 febbraio), concerto che ha toccato la Royal Albert Hall di Londra, Pippo Pollina in versione autobiografica (28 febbraio), Marco Zappa Group in ‘Tutto il mondo è Ticino’, celebrazione dell’uscita di un triplo live e dei suoi 75 anni (23 marzo) e, dulcis in fundo, Francesco Baccini in ‘Archi e frecce’, con l’Alter Echo String Quartet in una versione ‘cameristica’ delle sue canzoni (il 27 aprile). La Classica risponde ai nomi di The Violin Brothers, ovvero i fratelli Vladimir e Anton Jablokov con il pianista Adam Karuc (22 novembre) e – con l’aggiunta di Claude Hauri al violoncello – nelle Quattro stagioni di Vivaldi (15 marzo).


Francesco Baccini, ‘Archi e frecce’ - 27 aprile

E tutto il resto

Laura Pallù, assistente di direzione e responsabile dei programmi di mediazione, ci dice che Mesolcina e Val Calanca si aggiungono alle zone toccate da ‘A teatro in bus’, percorso gratuito da e per il Sociale. Tra le molte altre iniziative, il 25 ottobre in occasione della Giornata europea dei Teatri Storici, un cenno a ‘Il Sociale, i segreti del restauro’, incontro con Mauro Zanolari, che partecipò ai lavori del 1993-97.

Salvo per le rassegne ‘chi è di scena’ e ‘com.x’ (dal 2 ottobre), la prevendita è aperta da oggi all’Infopoint Bellinzona di Piazza Collegiata, su www.ticketcorner.ch e relativi punti vendita e alla cassa del teatro nei giorni di spettacolo. Tutto quello che non ci stava in questa pagina è su www.teatrosociale.ch.

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