Spettacoli

Sei coproduzioni svizzere alla Biennale del cinema di Venezia

L'80esima edizione della manifestazione cinematografica propone nel concorso internazionale ‘Die Theorie von allem’ e ‘Lubo’

L’edizione 2023 si svolgerà dal 30 agosto al 9 settembre prossimi
(Keystone)
22 agosto 2023
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Due coproduzioni svizzere sono in lizza nel Concorso internazionale della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, che si apre mercoledì prossimo 30 agosto e si tiene fino al 9 settembre. Altri quattro film concorrono in diverse categorie o fuori concorso, fra questi l'ultimo di Roman Polanski.

‘Die Theorie von allem’ (La teoria del tutto), del regista tedesco Timm Kröger e coprodotto dalla Svizzera assieme a Germania e Austria, è stato selezionato nella categoria regina della 80esima edizione della Mostra di Venezia, indica Swissfilm sul suo sito. Questo thriller girato in bianco e nero è ambientato all'inizio degli anni Sessanta nelle montagne elvetiche durante un congresso internazionale di fisici.

A completare questo duo, ‘Lubo’, una coproduzione svizzera e italiana, del cineasta italiano Giorgio Diritti. La storia è incentrata attorno a Lubo, un soldato Jenisch, che milita nell'esercito svizzero durante la Seconda guerra mondiale e a cui le autorità sequestrano i figli. Numerosi gli attori elvetici nel cast, tra cui Joel Basman e Noémi Besedes.

Fuori concorso, il nuovo lavoro di Polanski

Un'altra coproduzione italo-svizzera è stata ritenuta nella categoria Orizzonti, piattaforma dedicata ai nuovi talenti della settima arte. Il film d'animazione ‘Invelle’, dell'italiano Simone Massi, segue il destino di tre bambini colpiti dalla guerra.

In ‘Sidonie au Japon’, l'attrice francese Isabelle Huppert incarna una scrittrice che piange il marito deceduto prima di recarsi in Giappone. La pellicola della francese Elise Girard è coprodotta dalla Svizzera (la losannese Box Productions, Francia, Germania, Giappone) e verrà proiettata a Venezia nell'ambito delle Giornate degli autori.

‘Dieu est une femme’ di Andres Peyrot, regista elvetico-panamense basato a Parigi, verrà mostrato nel quadro della Settimana internazionale della critica. La pellicola narra la sparizione di un documentario su una comunità di Panama nella quale le donne sono considerate sacre. Un giorno una copia nascosta viene ritrovata a Parigi. Il film è una coproduzione franco-svizzera.

Fuori concorso si potrà assistere alla proiezione del nuovo film di Roman Polanski: ‘The Palace’, sesta coproduzione svizzera di questa 80esima selezione veneziana. Il Palace Hotel, un castello dall'atmosfera gotica e fiabesca situato in una valle innevata nelle montagne svizzere, riceve invitati ricchi e viziati. A riunirli è la festa di Capodanno 2000. Il film è coprodotto dalla losannese CAB Productions.

Formati narrativi immersivi

La Mostra di Venezia pone anche l'accento sui formati narrativi immersivi. L'illustratrice e artista svizzera Zoe Roellin presenterà in concorso ‘Perennials’, il suo corto d'animazione VR, prodotto dall'americana Meta. Si tratta di una simulazione generata da computer di un ambiente tridimensionale con il quale l'utente può interagire tramite un casco VR o appositi guanti digitali.

Infine, la categoria Orizzonti Extra accoglie la prima mondiale del film irlandese ‘In the Land of Saints and Sinners’, con Liam Neeson, la cui musica è stata composta dai fratelli elvetici Nora, Diego e Lionel Baldenweg.

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