Musica

Il mondo di Freddie Mercury, prima in mostra poi all'asta

Oggetti e memorabilia appartenuti al frontman dei Queen sono esposti nella sede londinese della casa d'aste Sotheby's, dove si terrà l'incanto fra un mese

Freddie Mercury
(Keystone )

Un mese di tempo per ammirare ancora una volta il mondo rutilante di Freddie Mercury, fra oggetti e memorabilia, prima che questo patrimonio di ricordi finisca all'asta, e vada potenzialmente disperso per il globo fra musei e collezionisti privati.

Sono da oggi in mostra al pubblico nella sede di Londra della casa d'aste Sotheby's i quasi 1’500 oggetti originali, appartenuti all'indimenticato frontman dei Queen, destinati a essere messi in vendita in un atteso evento ad hoc dal 6 all'8 settembre – come annunciato ai media sin da fine aprile – per volere di Mary Austin: ex fidanzata (e poi amica del cuore, dopo il coming out), custode finora di un'eredità divenuta leggenda.

Costumi di scena, paillettes, glitter e la corona

La collezione, che secondo le stime dovrebbe fruttare complessivamente oltre sei milioni di sterline (oltre 6,7 milioni di franchi), raccoglie costumi di scena, come tute con paillettes, scarpe glitterate o la replica della corona di Sant'Edoardo in pelliccia sintetica, velluto rosso e strass indossata durante l'ultimo tour mondiale offerto alle platee dai Queen con la voce unica e leggendaria di Mercury ancora presente. Ma anche, per esempio, il testo scritto a mano dal cantante – morto di Aids nel 1991 – di quello che molti fan considerano come un inno della band britannica, ‘We Are The Champions’, accordi della canzone inclusi: valutato da solo almeno 200mila sterline, ma verosimilmente in grado d'essere battuto fra un mese attorno a quota 300mila.

Il pianoforte Yamaha: il gioiello di un tesoro

Il pezzo più prezioso appare tuttavia il pianoforte Yamaha a mezza coda, sui cui tasti Freddie compose alcuni dei suoi brani più famosi, che potrebbe salire fino a tre milioni di sterline all'ultimo colpo di martello. Gioiello di un tesoro – testimonianza di circa 30 anni di esistenza e di visita artistica di Mercury, al secolo Farrokh Bulsara –, già in larga parte esposto da Austin nella casa museo londinese abitata fino alla morte nel quartiere di Kensington dal musicista nato a Zanzibar da genitori d'origine persiana. E che l'amica di una vita ha deciso infine di vendere come a voler “chiudere il cerchio di un capito molto speciale” del suo passato, secondo quanto dichiarato in una recente intervista all'emittente britannica Bbc: intervista in cui ha peraltro assicurato di non essere intenzionata solo a far cassa, bensì di avere in animo di devolvere in beneficenza una congrua fetta del ricavato.

L'iniziativa arriva del resto sulla scia del successo cinematografico planetario di ‘Bohemian Rhapsody’, film diretto nel 2018 da Bryan Singer e interpretato (con tanto di premio Oscar quale miglior attore protagonista) da Rami Malek, che ha celebrato la storia dei Queen alimentando un ulteriore revival. E a pochi mesi dal riconoscimento reale della massima onorificenza del Regno Unito a Brian May: chitarrista-scienziato e coautore di molte hit della band decorato, oltre la soglia dei 75 anni, con il cavalierato e il titolo di sir.

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