Cinema

Gaffe ‘Oppenheimer’: le bandiere Usa hanno due stelle in più

Nel 1945 le stelle erano 48 e non 50. E in India, la destra induista grida all'offesa per la citazione da un testo sacro durante una scena di sesso

Selfie
(Keystone)

Gaffe ‘Oppenheimer’. Il secondo film campione d'incassi negli Stati Uniti dopo ‘Barbie’ presenta un errore storico: le bandiere americane usate in una scena con tante comparse presentano un numero sbagliato di stelle, 50 invece di 48. È stato l'occhio super attento di un fan a individuare l'errore. "È stato bello e tutto il resto, ma sarò il tizio che si lamenta perché hanno usato bandiere a 50 stelle in una scena ambientata nel 1945", ha scritto su Twitter Andy Craig.

La sequenza in questione è quella in cui J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy) si erge in mezzo a una folla che sventola bandiere americane che però, appunto, contengono un numero errato di stelle. Nel 1945, infatti, la bandiera americana ne aveva 48 perché l'Alaska e le Hawaii non erano ancora parte degli Stati Uniti. Solo nel 1960, la bandiera a 50 stelle fu sventolata per la prima volta. Un'altra scena di Oppenheimer, ambientata nello stesso anno, presenta invece la bandiera americana corretta.

‘Offende i sentimenti religiosi’

C'è dell'altro. La citazione di un brano del Bhagavad Gita, testo sacro dell'induismo, in una scena di sesso del film, ha suscitato indignazione nella destra induista indiana, che accusa il biopic di offendere i sentimenti religiosi. Nella scena incriminata, Oppenheimer recita alla sua amante alcuni versi del dio Krishna: "Sono diventato la morte, il distruttore dei mondi". Oppenheimer aveva studiato il Sanscrito e citava spesso brani in lingua originale.

La scena ha spinto vari membri del Bharatiya Janata Party, il partito al governo, a definire il film un "attacco all'induismo". In una lettera aperta, un esponente della commissione per l'informazione, Uday Mahurkar, ha bollato la scena come "un assalto diretto alle credenze religiose di un miliardo di indù tolleranti", e ha parlato di una guerra e di una cospirazione nei confronti della comunità indù. Lo stesso ministro per la cultura e l'Informaziine, Anurag Thakur è stato tra quelli che hanno chiesto il taglio della sequenza.

A dispetto di tutte queste critiche, nel suo primo giorno di uscita nelle sale indiane "Oppenheimer" ha incontrato un enorme favore di pubblico ed è stato il più grande successo tra i film di Hollywood usciti in India quest'anno.

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